Occupazione Borgo Berga, sette persone deferite
Lunedi 3 Aprile 2017 alle 11:02 | 0 commenti
Alle prime ore dell'alba del 21 marzo scorso, un gruppo di circa trenta attivisti del Bocciodromo di Vicenza si è intodotto senza autorizzazione all'interno del cantiere di Borgo Berga. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato con il personale delle volanti e della Digos. All'interno è stata constata la presenza di una decina di persone, tutte travisate con un passamontagna nero-arcobaleno. Due attivisti erano riusciti a salire sulla gru srotolando lo striscione "demolire Borgo Berga - Vicenza si solleva". Dalla sommità delle palazzine in costruzione erano stati esposti gli striscioni "area sequestrata Dal Basso" e "22/3 ore 20.30 fiaccolata". Altri dimostranti, divisi in due distinti gruppi, si erano attestati nelle vicinanze dei due accessi carrai del cantiere edilizio chiudendoli con transenne e catene con lucchetto.
Agli ingressi venivano affissi gli striscioni "cantiere abusivo" e "area sequestrata Dal Basso - Vcenza si solleva". Veniva inoltre allestito un gazebo nello spazio antistante l'accesso di via Leoni. Gli operai del cantiere riferivano di non aver potuto accedere all'interno a causa dell'opposizione palesata dai dimostranti. L'occupazione dell'area si protraeva per l'intera giornata del 21 marzo e fino a tarda serata del 22, quando, all'esito di un corteo, il cantiere è stato liberato. L'azione, finalizzata a contestare le cementificazione del territorio, gli abusi edilizi e i danni ambientali compiuti nella realizzazione degli edifici in questione, sarebbe stata decisa dagli antagonisti con riguardo all'udienza in Camera di Consiglio, in programma il 23 marzo, per il riesame dell'istanza di sequestro dell'intero complesso di Borgo Berda avanzata dal procuratore di Vicenza.
Per l'accaduto, il legale rappresentante della società Sviluppo Cotorossi Spa ha presentato formale denuncia-querela, lamentando di aver subito un danno economico di circa 50 mila euro per l'impossibilità di accedere al cantiere e svolgere l'attività lavorativa. Non risultano invece danni a persone o cose. Le indagini della Digos guidata dal vice questore Nevio Di Vincenzo, anche mediante l'analisi del materiale video-fotografico della polizia scientifica, hanno portato a deferire sette attivisti del Bocciodromo di Vicenza per invasione di terreni e/o edifici e violenza privata. Si tratta di persone da tempo conosciute alla Digos per il loro attivismo in movimenti antagonisti del Veneto, molti di quali deferiti all'autorità giudiziaria per reati commessi in occasione di pubbliche manifestazioni.
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