Occupazione, Bergamin (Cgil): "Vicenza continua a soffrire"
Martedi 30 Giugno 2015 alle 13:21 | 0 commenti
Nessuna ripresa, anzi. Con 56mila tra disoccupati e inoccupati che si sono rivolti al centro per l'impiego Vicenza continua a soffrire della crisi. Lo rendono noto Marina Bergamin segretaria generale Cgil Vicenza e Elena Di Gregorio, segretaria generale della Cgil Veneto, all'assembla per eleggere i delegati nazionali.
"Non c'è motivo di essere allegri, se devo fare una valutazione politica - ha commentato Bergamin a margine dell'assemblea - le tensioni sociali in aumento, a cominciare dagli episodi di razzismo fomentati dal Salvini di turno non aiutano certo in questo momento che per i lavoratori e la società in genere rimane critico". E se dal punto di vista del risultato elettorale la segretaria non può che esprimere dispiacere ma prendere atto del risultato: "Non è andata come ci aspettavamo, speriamo che l'impegno del Governo veneto sul fronte lavoro non resti sulla carta, ma il rammarico maggiore è vedere la disaffezione alla politica e l'aumento dell'astensionismo", una nota positiva va nei confronti del rinnovato assessore alle politiche del lavoro Elena Donazzan: "Abbiamo sempre avuto un confronto aperto, se c'è continuità come prima, tanto meglio", conferma Bergamin. E Di Gregorio, parlando più in generale del Veneto, aggiunge: "Gli unici segnali di ripresa sono collegati all'export, ma la maggior parte delle aziende soffrono. I dati positivi riguardanti il Jobs Act non sono reali, si tratta di trasformazioni di contratti e riguardano sopratutto aziende sotto il 15 dipendenti. La legge è servita solo per gli sgravi fiscali e si è fermata lì".
L'altro tema "caldo", che diventerà bollente il prossimo autunno è quello del pubblico impiego e in particolare della scuola. "Le mobilitazioni continuano e a settembre ci sarà il caos nella scuola - conclude Di Gregorio - la gravità della situazione ha spinto tutte le sigle sindacali a unirsi". La sfida è però prevista per il 2016 quando si riapriranno le contrattazioni per il pubblico impiego. Bisognerà vedere se sarà terreno di battaglia o di un confronto che misurerà i passi indietro o avanti dei sindacati.
La nota della Cgil
Si è svolta oggi la Conferenza organizzativa provinciale della Cgil vicentina, la settima in regione prima della conferenza nazionale che si svolgerà a settembre.
"La Cgil di Vicenza e provincia gode di ottima salute", ha affermato Marina Bergamin, segretaria generale del sindacato provinciale: "abbiamo chiuso il 2014 con 52325 tesserati, e numericamente siamo la quinta realtà della Cgil in Veneto. Di questi tesserati", prosegue Bergamin, "il 45,5% sono donne, e gli under 35 sono solamente il 16,43%".
"Il cuore dei nostri tesserati", precisa la segretaria generale provinciale, "si attesta nella fascia tra i 36 e i 60 anni: si tratta del 79,4% dei tesserati". Infine l'11% degli iscritti sono migranti.
La segretaria Bergamin ha sottolineato come nonostante il periodo di crisi la Cgil berica le risorse in bilancio hanno permesso di aiutare le categorie in difficoltà , di investire nei servizi e di investire in nuove sedi a Noventa e a Schio.
In tutto la Cgil Vicentina opera il 23 luoghi, tra sedi e presidi, di cui 10 di questi sono organizzati con un responsabile di Camera del Lavoro: "sono realtà queste ultime", ha aggiunto Bergamin, "che operano sul territorio in modo attivo e si tratta di luoghi in cui si esercita la democrazia!"
Le categorie della Cgil sono 12: di queste la più grande numericamente è quella dei pensionati e la più piccola quella dei lavoratori atipici NIDIL.
Marina Bergamin, per far capire l'importanza della Cgil e dei suoi presidi sul territorio ha ricordato anche che il Punto servizi Cgil (CAAF Cgil) ha lavorato 110mila pratiche nel 2014 (78mila dichiarazioni 730), il patronato INCA 32135 pratiche, l'ufficio vertenze ben 1301 nuove pratiche nel 2014.
A tutte queste attività si aggiungono le realtà vicine alla Cgil come la Federconsumatori, il SUNIA (inquilini), l'AUSER e la Rete degli studenti.
"La Cgil in Veneto e anche a Vicenza è in buona salute dal pdv organizzativo e del tesseramento. Però non siamo soddisfatti e non ci basta ciò che abbiamo realizzato fino ad oggi. Ora vogliamo migliorare la modalità di rapportarci alle persone e portare maggiore tutela e difesa ai soggetti più deboli". Lo ha affermato la segretaria generale della Cgil Veneto Elena Di Gregorio intervenuta a finaco di Marina Bergamin alla conferenza organizzativa vicentina.
"Ci troviamo di fronte ad mondo del lavoro frantumato, dove sono diminuiti i diritti, dove il lavoro è povero, e sono aumentate le persone senza tutela contrattuale, e giovani si trovano in situazioni drammatiche di precarietà ", ha proseguito Di Gregorio. "Il Sindacato deve assolutamente fare uno sforzo maggiore per incrociare queste persone, dare tutela, rappresentanza e dare voce agli invisibili!", ha sottolineato la Segretaria regionale della Cgil.
"L'obiettivo con il quale volgiamo riorganizzarci", continua Di Gregorio, "è quello di aprire le nostre porte, uscire dal mondo del lavoro tradizionale per incrociare questo mondo del lavoro che deve stare con noi: a queste persone in difficoltà dobbiamo dare una risposta!"
"Il benessere della nostra comunità ", ha sottolineato poi Elena Di Gregorio, "si misura in base alle condizioni e alla qualità della vita delle persone che lavorano e che vivono in quella comunità : operiamo per tutte le fasce di età , per i giovani, per gli adulti adulti e per gli anziani".
"La crisi purtroppo", ha concluso Di Gregorio, "ha messo in discussione quella rete di solidarietà che ha reso forte il tessuto sociale veneto negli anni. Bisogna rigenerare questa rete e il Sindacato ha un suo ruolo importante!"
Per attuare il programma del congresso del 2014 la Cgil Vicentina ha quattro filoni di proposta su cui operare. "La prima riguarda la contrattazione di secondo livello", afferma Bergamin, "quella aziendale, per raggiungere i nuovi obiettivi dell'inclusione e della contrattazione di sito".
C'è poi la contrattazione sociale unitaria: con comuni, ulss e ipab i sindacati hanno siglato alcuni protocolli: in particolare con i comuni sulla fiscalità locale, ma anche sui servizi e sulla medicina territoriale.
Si parla poi nel terzo punto di mercato del lavoro dove l'intervento della Cgil vuole essere più performante sia in entrata (dalla scuola al lavoro), sia durante (per la difesa dei diritti del lavoratore), sia nel dopo, nel passaggio dal lavoro alla pensione.
Infine il quarto punto riguarda l'organizzazione: "dobbiamo rivedere le sedi e la qualità dell'accoglienza", conclude Bergamin, "soprattutto nei confronti degli iscritti".
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