Jobs Act veneto, Berti: la Moretti ci vuole cinesizzare
Lunedi 30 Marzo 2015 alle 14:32 | 0 commenti
Jacopo Berti, candidato presidente del Veneto per il Movimento 5 Stelle
Piazza del Popolo gremita contro il Jobs Act, ma la Moretti se lo tiene stretto e vuole ampliarlo con misure ad hoc per il Veneto. I veneti non vogliono il Jobs Act e il suo contratto a fregature crescenti, i veneti vogliono lavoro. La Moretti vuole il Jobs Act per le aziende venete, dopo averci svenduto ai cinesi ora vogliono far diventare cinesi anche i lavoratori veneti. Vuole un popolo di precari, noi vogliamo un popolo di lavoratori.
È per questo che aiutiamo la piccola impresa con misure concrete, concrete come gli 'schei': 25mila euro a chi vuole avviare o riavviare un'impresa. L'unico modo per dare lavoro è aiutare a crearlo. Questo è un dovere della buona politica. E a chi non lavora deve essere garantito un reddito di dignità , il nostro reddito di cittadinanza. Questa classe politica ci sta 'cinesizzando', sempre più imprese italiane sono svendute ai cinesi. Il M5S invece crede nel made in Italy e nel 'made in Veneto'. Un'eccellenza mondiale che solo chi non è schiavo delle lobby internazionali può essere libero di proteggere e valorizzare. Solo il M5S.
Di seguito la nota del M5s sull'azienda IN.CO:
Da venerdì mattina il destino di 230 operaie della ditta IN.CO di Sarmeola di Rubano è ad un bivio: dopo 17 anni di attività , che hanno conferito alle lavoratrici della ditta l'appellativo di "Ferrari del tessile" per l'eccellenza e l'alta qualità dei loro prodotti, ora sono costrette a scegliere tra continuare a lavorare per la stessa ditta - ma con la sede di Novara - o restare a casa. E hanno un mese di tempo per decidere.
"Il partito della Moretti distrugge il Made in Veneto - attacca Jacopo Berti, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Veneto - solo il M5S, libero dal ricatto delle lobby internazionali, potrà rivalorizzarlo".
"Il Jobs Act, punto principale della campagna elettorale della Moretti, fa perdere posti di lavoro anziché crearli. 230 posti persi solo a Sarmeola – continua il candidato – figuriamo cosa accadrà ci nei prossimi mesi. Bisogna fermarla al più presto, è pericolosa".
Il sindacalista Luca Rainato (Filctem Cgil) parla apertamente di effetto Jobs Act: la ditta confida - secondo la Cgil – nel fatto che molte delle padovane rifiuteranno ragionevolmente il trasferimento, e così potrà assumerne di nuove con le agevolazioni fiscali previste.
"Non vedo altre spiegazioni - aggiunge Berti - se la sede di Padova era così cara, perché per ridurre i costi di trasporto merce non è stata sacrificata la sede spagnola? Massima solidarietà alle 230 lavoratrici e alle loro famiglie da me e da tutto il M5S".Accedi per inserire un commento
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