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Jobs Act, Berti (M5s): i veneti non vogliono contratti-truffa. E l'Esercito...

Di Citizen Writers Martedi 24 Marzo 2015 alle 15:24 | 0 commenti

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Jacopo Berti, candidato alla presidenza del Veneto per il Movimento 5 Stelle

Giuliano Poletti in visita al Vinitaly si è detto soddisfatto del Jobs Act in Veneto, la riforma del lavoro che la Moretti inserisce anche nel suo programma. Ma un ministro del lavoro che si dice soddisfatto di una riforma che cancella i diritti ai lavoratori è un paradosso che può esistere solo nel Partito democratico della Moretti.

Il Jobs Act è un contratto-truffa nei confronti di chi già lavorava, e non è questo che può risolvere il problema, il Pd vuole creare una generazione di servi della gleba asserviti alle multinazionali. È un disegno semplice, dato che il Jobs Act è fatto apposta per permettere alle aziende estere di comprarci e ridurci a precari al soldo dei cinesi, come sta accadendo per Pirelli. Bisogna invece esaltare le piccole e medie realtà, che hanno reso grande questa regione, e creare nuovi posti di lavoro. Il lavoro in Veneto resta la nostra priorità.

Come attuare questo cambio di marcia? Con l'unica cosa concreta in questi casi: gli “schei”, come si dice da noi. 25mila euro a chi vuole avviare un'attività, questa è la proposta del Movimento 5 Stelle.

Senza pesare sulle casse dello Stato o della Regione, ma grazie al taglio dei costi della politica, il Movimento ha costituito il Microcredito 5 Stelle.

Nel progetto abbiamo già messo di tasca nostra 10milioni di euro inoltre a chi non lavora vogliamo dare un reddito di cittadinanza, 780 euro al mese, per mantenere il livello di dignità al quale chiunque ha diritto e far ripartire l'economia. Le coperture già ci sono, noi siamo pronti a partire, sta ai veneti darci le chiavi della macchina.

Il ministro della difesa Pinotti manderà l'esercito in Veneto per cacciare i ladri dalle strade? Io l'esercito lo manderei per cacciare i ladri dalle istituzioni se mettiamo i ladri nei Palazzi non stupiamoci di trovarceli in casa. Mettiamoci invece i cittadini onesti, nelle istituzioni.

È l'unico modo per ripristinare la legalità e ricordiamoci sempre che il pesce puzza dalla testa. I veneti onesti non devono sentirsi sorvegliati speciali nelle strade. Pinotti e la Lega vogliono trasformare il Veneto in un carcere a cielo aperto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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