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Obiettivo Pfas zero, presentate oggi 18 ottobre a Padova le analisi positive di Arpav sugli acquedotti

Di Note ufficiali Mercoledi 18 Ottobre 2017 alle 21:41 | 0 commenti

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Stamattina nella sede della Direzione Generale ARPAV, a Padova, il Coordinatore regionale Ambiente e Salute e Direttore generale ARPAV, Nicola Dell'Acqua e l'Assessore regionale all'Ambiente, Gianpaolo Bottacin hanno presentato i risultati delle analisi ARPAV negli acquedotti dei comuni della "zona rossa" dopo l'attivazione del nuovo sistema di filtraggio. "Come si può constatare dai dati, si è raggiunto l'obiettivo in tutti i comuni interessati", ha affermato il Coordinatore Nicola Dell'Acqua. 

"Ciò - continua il direttore - è stato possibile grazie agli interventi attuati dai gestori che, oltre alle modifiche importanti alla rete acquedottistica fatte in questi anni, hanno attivato celermente la doppia filtrazione in serie su letto di carboni attivi, metodo comprovato dagli studi più recenti e che provvederanno alla sostituzione dei letti filtranti ogni 2-3 mesi, per garantire nel tempo tale performance. Annuncio anche che, nelle prossime settimane, verificheremo i punti di erogazione dell'acqua potabile nelle scuole."
Per quanto concerne i costi sostenuti dai gestori degli acquedotti, la stima è di due milioni e mezzo di euro. "la Regione ha già anticipato 1,2 milioni che ci riserviamo di recuperare rivalendoci su chi ha inquinato - ha affermato l'Assessore Gianpaolo Bottacin - da quando il Ministero ci ha detto di arrangiarci, in meno di un mese abbiamo raggiunto l'obiettivo Pfas Zero dettato dalla delibera regionale che prevede dei limiti temporanei per mirare all'obiettivo finale zero" . Per quanto riguarda i costi che potrebbero sostenere in bolletta i cittadini "Il massimo costo stimato per chi risiede nei comuni della zona rossa - ha detto Dell'Acqua - potrebbe essere, a partire dal 2019, di un euro l'anno a persona."
Tali operazioni sono state attivate nelle more della realizzazione di interventi strutturali sulla rete acquedottistica del Veneto, già avviati, e che dovrebbe concludersi entro cinque anni e della necessaria modifica della normativa. "Per evitare quanto successo con i PFAS è necessario agire in prevenzione - ha aggiunto Dell'Acqua - ad esempio rendendo obbligatorio il piano di sicurezza per tutti gli acquedotti del Veneto." 
Le analisi sono pubblicate nel sito www.analisipfas.it dal lunedì al venerdì e sono effettuate sulle acque destinate al consumo umano all'uscita dagli impianti di potabilizzazione nei 21 comuni dell'Area di Massima Esposizione Sanitaria o zona rossa. Per questi comuni la normativa regionale ha stabilito che, nell'arco temporale di sei mesi, i valori di PFOA + PFOS dovranno risultare inferiori o uguali a 40 nanogrammi/litro. Il sito è consultabile anche da www.arpa.veneto.it dove vi è un'ampia sezione dedicata ai PFAS.

 

Leggi tutti gli articoli su: Arpav, Gianpaolo Bottacin, Nicola Dell'Acqua, Pfas zero

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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