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Nuovo welfare cittadino, Variati: dobbiamo ripensare i servizi sociali

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 5 Luglio 2016 alle 19:53 | 1 commenti

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Comune di Vicenza

“Questo non è un convegno come tutti gli altri. E' l'inizio di un percorso da fare insieme per rispondere a una domanda: come fare, in un tempo di grandi cambiamenti sociali e di aumento delle povertà, a garantire i diritti di chi ha davvero bisogno, ripensando i servizi?”. Con queste parole il sindaco Achille Variati è intervenuto oggi pomeriggio nella gremitissima sala convegni del complesso universitario di viale Margherita (oltre 300 i presenti, tra operatori del sociale, rappresentanti delle istituzioni, membri di associazioni e cooperative, ricercatori), all'incontro “Vicenza, insieme si può”.

Percorsi per un welfare di comunità”. L'evento è stato infatti organizzato dall'assessorato alla comunità e alle famiglie come punto di partenza di una riflessione collettiva sulle prestazioni e sui servizi offerti ai cittadini in ambito sociale, con l'obiettivo di progettare nuovi percorsi per il benessere della città.

“Il ricco Nortest di cui ieri andavamo orgogliosi – ha ricordato il sindaco - oggi non c'è più e alla lunga crisi economica si è aggiunta una profonda sfiducia. Eppure uno degli elementi che proprio qui, in passato, ci ha permesso di costruire un sistema sociale forte è stato il sentirci parte di un'organizzazione in cui ci si fidava perché ognuno faceva la propria parte. Dobbiamo avere il coraggio di non chiuderci nella nostre singole realtà, ma di collaborare per capire il cambiamento, ridisegnare le priorità, dare risposte ai bisogni veri”.

Prima del sindaco l'assessore alla comunità e alla famiglia Isabella Sala, moderatrice dell'incontro, aveva parlato di un momento importante, addirittura fondante per i servizi sociali di Vicenza. Un punto fermo da cui partire, non a caso all'università e con l'aiuto di importanti studiosi, non solo per la riflessione, ma anche per la progettazione operativa del nuovo welfare aperto a tutta la comunità.

Dopo i saluti del prefetto di Vicenza Eugenio Solda' e dell'assessore ai servizi sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin, Ilvo Diamanti, professore di Scienza politica a Urbino e direttore scientifico di Demos, è stato invitato a delineare la trasformazione del territorio. Lo studioso ha parlato di un Nordest che non c'è più, indicando nella vocazione all'associazionismo e nell'investimento nel capitale sociale una possibile risposta alla sfiducia, alla solitudine e alla marginalità. Luca Pacini, responsabile area Welfare e immigrazione di ANCI, ha presentato i dati nazionali della spesa sociale e descritto i differenti modi in cui in Italia si sta affrontando quello che molti studiosi definiscono “il più difficile periodo dal Dopoguerra”.Paolo Tomasin, docente del corso di laurea di Educatore sociale dell’Istituto universitario salesiano di Mestre e membro del gruppo di lavoro LISES, ha portato l'esperienza del laboratorio sul “welfare generativo” avviato negli anni scorsi con la collaborazione di numeri soggetti del territorio. A lui è stata chiesta una lettura dell'analisi che il settore servizi sociali del Comune ha svolto in questi mesi sull'andamento della spesa sociale nell'ultimo decennio. Giovanni Dotti, imprenditore sociale e pedagogista, ha proposto nuove alleanze e la creazione di nuove "istituzioni di comunità". Luciano Zanin, presidente Assif, Associazione Italiana fundraiser, ha indicato alcune strade per la raccolta di risorse economiche, di persone, di competenze e di idee per il nuovo welfare.

Dopo l'estate le riflessioni e le analisi emerse nel corso dell'incontro saranno la base per avviare la nuova progettazione dei servizi di welfare.

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Commenti

Inviato Mercoledi 6 Luglio 2016 alle 07:06

In realtà Variati ripensa solo alla propria carriera, da più di 40anni!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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