Nuovo allarme alluvione, anzi no
Lunedi 15 Novembre 2010 alle 16:24 | 0 commenti
Sconcerto. E' la parola giusta per descrivere lo stato d'animo del Sindaco, prima 'indotto' dai dati regionali a lanciare l'allarme in grande stile per una possibile nuova esondazione e poi tornato sui suoi passi, 'per fortuna', ovviamente, per lo scampato pericolo, ma con un senso di impotenza difficile da dissimulare di fronte all'incertezza delle 'fonti', che in poche ore hanno cambiato completamente il quadro di riferimento.
Ecco la cronaca dell'allarme si, allarme no.  Variati convoca urgentemente la Giunta sulla base di una "Trasmissione documentazione del Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto", che nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio aveva diffuso dati di Criticità idraulica (fiumi) elevata e Criticità idrogeologica (frane, etc.) moderata.
Il Sindaco, confortato dalla Giunta e dopo che il si era sentito di persona con il responsabile del Centro, ing. Roberto Tonellato, decide, ovviamente, di attivare tutte le misure di allarme per la città  conseguenti all'arrivo alle 13 di una dichiarazione, valida per l'area di Vicenza città dalle ore 14 di oggi e fino alle 14 di mercoledì, di stato d'allarme per rischio idraulico e di prellarme per rischio idrogeologico, contenente tutte le disposizioni e le raccomandazioni per attivare al riguardo Provincia, Protezione civile, strutture tecniche, associazioni di volontariato (con l'esortazione aggiuntiva a verificarne l'adeguatezza delle dotazioni di mezzi) e l'obbligo dei referenti a rendersi disponibili e reperibili 24 ore su 24.
Convocata la stampa. per ottenerne il supporto informativo come servizio ai cittadini,  e alla presenza straordinaria della Giunta stessa il Sindaco invita i media Tv e internet  ad avvisare prontamente i cittadini, senza allarmismi ma col dovuto rilievo, dei provvedimenti presi: ordinanza di chiusura delle scuole nelle zone a maggior rischio di esondazione, avvisi fonici in tutta la città a iniziare dai commercianti (visti gli orari di chiusura dei negozi) e dalle 16 di oggi con pattuglie della polizia e della altre forze dell'ordine, distribuzione porta a porta in tutta la città di un 'breviario' di norme da seguire in caso di calamità , preparazione dei soliti punti di distribuzione dei sacchi di sabbia, invito a tutti a disporre cose e oggetti in luoghi meno raggiungibili dalle acque e, infine, a quanti vivano a piano terra a prepararsi ad essere trasferiti in rifugi di emergenza in caso di necessità .
Il tutto, ripeteva il sindaco, senza creare panico, ma con l'obiettivo e il dovere di informare la cittadinanza. A corollario la dichiarazione di Variati che parlava anche a nome del sindaco di Caldogno, Marcello Vezzaro, per cui le raccomandazioni dei media dovevano riguardare anche quell'area già fortemente colpita.
Sguardi preoccupati di tutti nella consapevolezza della maggior debolezza degli argini e dell'incapacità della terra di assorbire altra acqua dopo quella ancora non smaltita del giorni scorsi, con Variati a preannunciare anche l'ordinanza di divieto di pesca e passeggio lungo i pericolosi argini dei fiumi
Poi, mentre ci si preparava a registrare un messaggio video di Variati alla cittadinanza, entra un dirigente del comune con un dispaccio successivo dello stesso centro che aveva dato l'allarme idraulico (possibili esondazioni) e il preallarme idrogeologico: cosa c'è scritto?
Semplicemente il contrario: preocuparsi delle frane (allarme), molto meno delle esondazioni (pre allarme).
Sconcerto (e senso di impotenza) del sindaco e dei presenti, ma scuole aperte, sicuramente attenzione all'evolversi della situazione, distribuzione confermata del materiale illustrativo e, al momento, nulla di più.
"E' difficile lavorare e decidere in queste condizioni", il commento lapidario del Sindaco sull'efficienza dei nostri sistemi di monitoraggio e previsione.
Sperando che il tutto evolva per il meglio, riferiremo in seguito delle problematiche connesse con la decisione odierna del sindaco di assumere in prima persona il controllo delle 'operazioni" di protezione civile , decisione che in qualche modo riduce le competenze dell'assessore alla Protezione Civile, Cangini, in attesa delle risultanze dell'inchiesta interna amministrativa disposta dal sindaco per quanto avvenuto nelle prime ore dell'alluvione.
Il portavoce del sindaco, Jacopo Bulgarini d'Elci, al riguardo dice: "E' chiaro che qualcosa di più in queste situazioni si può sempre fare, magari seguendo in maniera puntuale le procedure. Ma sabato 31 ottobre ci siamo allertati 4 ore prima che arrivasse l'allerta della Regione, e oggi avete avuto una riprova di come queste informazioni arrivino. Il fatto che il sindaco oggi abbia deciso di coordinare l'attività  di Protezione civile in prima persona significa qualcosa, ma qualunque mancanza eventuale, credetemi, poco ha tolto all'efficacia reale di quanto fatto!"
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