Nuova strada dai Carmini a San Biagio? Asproso a Cicero: "in un primo momento non volevo crederci"
Sabato 22 Settembre 2018 alle 19:43 | 0 commenti
Di seguito pubblichiamo la domanda di attualità del consigliere comunale di Coalizione civica Ciro Asproso sulla nuova strada in centro storico ipotizzata dal'assessore Claudio Cicero: "Confesso che in un primo momento non volevo crederci" è il primo commento di Asproso.
In tutto il Mondo si è compreso che la più grande ricchezza delle città è il loro patrimonio culturale, architettonico e naturalistico. In tutta Europa sì è scelto di allontanare le auto dai centri storici per limitare l’inquinamento e incoraggiare le persone ad adottare stili di vita attivi, come camminare o andare in bicicletta. I corsi d’acqua, laddove ci sono, divengono il catalizzatore di progetti di recupero ambientale e di risanamento edilizio. Gli operatori turistici e gli stessi esercenti commerciali hanno capito l’importanza dell’arredo urbano, del verde, dello spazio pubblico restituito ai cittadini e sottratto ad un uso privatistico, com’è quello dell’automobile.
Ma a Vicenza tutto questo non interessa. Il modello è rimasto quello dell’Italia degli anni ’70, della civiltà delle auto e del motore come affermazione di sé.
Il proposito di realizzare un collegamento tra la Chiesa neogotica di S. Croce detta dei Carmini – che contiene opere del Veronese, del Carpioni, di Jacopo Bassano – e Piazzetta S. Biagio – antico molo prospicente una vecchia Chiesa dei Frati Minori – è sicuramente da sostenere, se inteso in un’ottica di recupero e valorizzazione di parti importanti del nostro centro storico.
La “spiaggetta di S. Biagio†è stata senza alcun dubbio una delle più belle novità delle estati vicentine. Con una buona idea e poco investimento si è riusciti a restituire ai cittadini, come al turista incuriosito, un angolo di città buio e semi-abbandonato, riuscendo a farlo diventare uno dei luoghi di aggregazione più trend della città . Immaginate cosa potrebbe diventare con una pista ciclabile lungo il Bacchiglione che si collega alla nuova area pedonale di Corso Fogazzaro.
Solo Cicero poteva immaginare di farci correre le automobiline e di annunciarlo nella settimana europea della mobilità sostenibile …
TUTTO CIO’ VISTO E CONSIDERATO si CHIEDE
Il Centro storico è tuttora vincolato dal Piano Coppa, la realizzazione di una nuova strada non deve essere assoggettata a Variante urbanistica e quindi al parere del Consiglio Comunale? Cosa prevede il nuovo piano del Centro Storico per l’area di S. Biagio?
La vicinanza della nuova strada col fiume Bacchiglione, non rende indispensabile la preventiva acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica?
Quando e come si pensa di coinvolgere i cittadini e gli operatori commerciali del Centro storico?
Dato che la strada sarà lunga appena 400 metri, a nessuno è venuto in mente che il mezzo più veloce ed efficace per spostamenti entro tale distanza non è l’auto, bensì la bicicletta?
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