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Nuova inchiesta su concia nell'ovest vicentino: perquisizioni e sequestri Guardia di Finanza

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Febbraio 2011 alle 13:43 | 0 commenti

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Guardia di Finanza  -  Le Fiamme Gialle di Arzignano hanno eseguito in due tranche, il 24 gennaio e il 10 febbraio, circa 20 perquisizioni nelle due vallate del Chiampo e dell'Agno ma anche nei comuni veronesi di Montecchia di Crosara e San Giovanni Ilarione. Le ricerche di elementi di prova hanno riguardato principalmente le residenze degli indagati ma anche le sedi di imprese e società.

Invero, in diversi casi la sede della società o dell'impresa corrispondeva all'abitazione del titolare o legale rappresentante delle stesse sicché è apparso palese sin da subito l'inesistenza di una vera e propria attività imprenditoriale riconducibile agli indagati, molti dei quali hanno già manifestato l'intenzione di collaborare alle indagini.

Si tratta cioè, ancora una volta, di imprese così dette "cartiere" o "filtro", sospettate di aver emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 20 milioni di euro.

Ma ancor di più: alcune perquisizioni nei confronti di aziende ispezionate si sono concluse negativamente non essendo stata rinvenuta la documentazione amministrativa della società o, nella migliore delle ipotesi, la contabilità sequestrata è risultata del tutto parziale (c'erano cioè le sole fatture di vendita).

Le perquisizioni sono state disposte dalla Procura della Repubblica di Vicenza, a seguito di mesi di indagini coordinate dal Sost. Procuratore, Dott. Marco Peraro ed eseguite dagli uomini della Tenenza di Arzignano (agli ordini del Sottotenente Angelo Aloin nella foto, n.d.r.) che hanno messo in luce ulteriori metodologie evasive, nate sulle ceneri della frode fiscale attuata mediante l'uso illecito dell'istituto giuridico del "deposito IVA" nel settore conciario del distretto Arzignano-Chiampo.

L'ipotesi investigativa è che il meccanismo evasivo ora utilizzato non si concretizza in un unico modus operandi ma vengono posti in essere diverse tipologie di frode fiscale accomunate dall'intento criminoso di costituire un concreto ostacolo all'attività di indagine onde impedire di individuare i reali beneficiari della evasione.

Si tratta di uno dei tanti filoni investigativi che costituiscono una complessa operazione di polizia giudiziaria e tributaria, denominata "AMICI PER LA PELLE 2", che, sviluppando una parte delle risultanze investigative della precedente indagine, i cui esiti si sono concretizzati nella richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli indagati, mira ora da un lato a stroncare sul nascere le nuove iniziative di criminalità fiscale nello specifico settore e dall'altro ad accertare le responsabilità penali di coloro che dolosamente provocano il fallimento "pilotato" delle società utilizzate nel sistema illecito.

Proprio in relazione a tale ultimo aspetto, la Tenenza di Arzignano, a conclusione delle indagini nei confronti della società "NUOVA SIANA PELLAMI S.r.l.", società fallita e coinvolta nella frode fiscale, il cui amministratore è tutt'ora in custodia cautelare in carcere, ha eseguito il sequestro di beni immobili e mobili registrati riconducibili agli indagati per un valore di circa 240 mila euro.

Si tratta di fabbricati, terreni e autovetture individuate dalle Fiamme Gialle che stanno tutt'ora eseguendo accertamenti per individuare ulteriori beni poiché il Giudice per le Indagini preliminari ha disposto il sequestro in vista della confisca "per equivalente" di beni per un valore di € 470.000.

Infine, è bene precisare che i meccanismi evasivi scoperti dalle nuove indagini non hanno certo la diffusione e la gravità del sistema fraudolento attuato mediante l'uso illecito del "deposito IVA".

Tuttavia, proprio per impedire e prevenire la nascita di nuovi sistemi di evasione che possano coinvolgere l'intero tessuto economico industriale del distretto conciario, è stata implementata l'attenzione investigativa della Guardia di Finanza che, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vicenza, mira in particolare ad individuare e reprimere ab origine ogni tentativo di criminalità economica e fiscale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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