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Il video integrale del match vero tra Luigi Ugone e Achille Variati: il duello tra politica e cruda realtà andato in scena all'assemblea di "Noi che credevamo nella Bpvi"

Di Piero Zanin Mercoledi 8 Febbraio 2017 alle 14:03 | 0 commenti

"E ora di fatti non di parole". Scandisce con tono deciso questa frase il presidente dell'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" Luigi Ugone al termine dell'evento andato in scena lo scorso sabato al palasport di Via dei Cavalieri di Vittorio Veneto e trasmesso da VicenzaPiu.tv e LaPiù.tv. Il monito aveva un destinatario preciso, il sindaco e presidente della Provincia Achille Variati, la figura di prestigio richiamata a rappresentare la politica cittadina davanti all'assemblea. Un compito non facile per Il primo cittadino, abituato per stile e modi alla pacatezza, ma allo stesso tempo chiamato a gestire una platea difficile, composta da circa 1200 persone, risparmiatori, cittadini, facce stanche delle solite promesse.

Andando oltre i contenuti dell'assemblea, che in buona parte troverete riassunti in altri articoli pubblicati in questo sito insieme al video integrale dell'evento, Ugone e Variati hanno dato vita ad uno spettacolo nello spettacolo, meglio ad un incontro di boxe, visto il carattere sportivo del luogo dell'evento. Un match che va analizzato per comprendere le difficoltà di un momento che, anche superando per un attimo quel brutto pasticcio che prende il nome di caso Banca Popolare di Vicenza, vede due racconti prima paralleli ora finiti per confliggere.

Quello della politica e quello della realtà dei fatti e di chi in questi anni ha visto andare in fumo i suoi risparmi. La partita è iniziata lenta, Ugone con il microfono in mano, in piedi prima in giacca e poi solo in camicia, affaticato, e talvolta emotivamente coinvolto, dalla difficoltà di spiegare i fatti alla platea, mettere le cifre in correlazione alle date e ai fatti, imbeccare e rimbeccare gli ospiti, senza lasciarsi andare più di tanto anche quando la narrazione ha toccato temi da lui particolarmente sentiti e vissuti. Variati, serio, composto, inchiodato alla sedia, una comoda poltroncina, in attesa di prendere parola.

Ad un'ora circa dall'inizio dell'evento, però, il primo scontro e i primi fischi del pubblico, immediatamente zittiti: "Dobbiamo lasciar parlare tutti e ringrazio il sindaco per essere intervenuto" Ha spiegato alla platea Ugone, dopo le prime parole di Variati. L'intervento del sindaco, durato circa dieci minuti, ha toccato più temi.

Il primo spunto è stato quello dell'esigenza di trasparenza nella gestione della ex Popolare, un fattore mancato in passato. «Troppe decisioni sono state prese nelle stanze dei bottoni senza rivolgersi al pubblico - ha spiegato Variati-. Mi è stato subito chiaro che quella banca, quella che verrà non ne sono sicuro, era legata al territorio e alla fiducia dei risparmiatori...  a quel tempo mi è stato detto "O si fa la Spa o questa banca muore"». Ugone non ha ribattuto, ha lasciato che la domanda più ovvia, quella dell'uomo della strada, (ma l'Amministrazione dov'era?), venisse fuori dopo.

La coversazione, però, non è scivolata in acque calme nemmeno per un momento. Con i due contendenti, Ugone e Variati, all'angolo in attesa della ripresa delle ostilità, sono stati gli altri ospiti dell'evento a porre nuove questioni. La pausa, però, per il primo cittadino è durata poco. A chiamarlo nuovamente in causa, questa volta è stato il direttore di questa testata Giovanni Coviello che rileggendo alcuni articoli pubblicati in questo sito e raccolti nel libro "Vicenza. La Città Sbancata"  ha sottolineato: «Il sindaco non ha responsabilità materiali sulla situazione della Banca, ma ha una corresponsabilità etica... lui ha detto più volte che ci onora leggendo i nostri articoli e noi mettemmo in guardia i lettori sui diversi downrating della Popolare. Inoltre, al sindaco non sarà sfuggito, un titolo dell'ottobre 2011  "Zonin e Zigliotto primi attori, Variati e Zuccato di rincalzo". Zonin mi ha querelato, il sindaco no, evidentemente non aveva nulla da obiettare». Variati è rimasto impassibile, forse per una interiore tranquillità o forse perchè toccato duro ma teso a dimostrare di non aver subito il colpo, ma mai come in questo caso un'espressione è valsa più di tante parole. 

Il tentativo di replica, indiretta, è arrivato poco dopo.

«Come sindaco - ha aggiunge Variati - posso solo relazionare, mettere in contatto, invitare... non decidere per la banca». Delle sue scelte, però, il primo cittadino è stato chiamato nel finale a rispondere quando il dibattito ha virato verso l'attualità. Variati è infatti all'interno del consiglio di amministrazione della Cassa depositi prestiti, l'ente che ha finanziato il Fondo Atlante.   Chiaro, questa volta l'attacco di Ugone: "Con la Cassa depositi e prestiti avete salvato le banche invece di salvare i risparmiatori". Complessa la risposta del sindaco, che dopo aver esitato nel ricordare le cifre investite dalla Cassa in Atlante, (è stato il pubblico a chiarirle, urlando dalla gradinata e con Ugone che invitava a non... suggerire) ha voluto specificare: "Vanno tutelati gli interessi di tutti, azionisti, imprese e dipendenti, altrimenti non si salva la banca e i soldi di Atlante saranno stati buttati... Quando la Cassa ha stanziato 500 milioni di euro io non ne facevo parte. Ma, senza prendere un euro per questo incarico, ribadisco che le mie relazioni sono a disposizione del territorio". Ancora "relazioni", promesse parole.

Tornando allo sport per un'ultima volta, palla alta, facile, per la schiacciata di Ugone: "Il territorio guarda quello che lei fa e le chiede risposte, qualcosa di reale e concreto... pretendiamo che la politica e le istituzioni diano risposte. Altrimenti poi è inutile chiederci il voto". 

Il giudizio finale sul match, forse solo il primo di molti, di sicuro uno dei pochi in cui l'homo politicus Variati ha incassato e accusato colpi veri, lo lasciamo al lettore. Potrà farsi un'idea anche guardando i documenti, leggendo gli articoli, anche quelli delle altre testate cittadine meno... focalizzate su questo duello, o premendo play per rivedere la partita in modo integrale.

E senza filtri come avviene sempre da noi...

 

Nota del direttore: Ci scusiamo della qualità del video saltellante nelle immagini come i due "pugili" protagonisti ma, come avrete notato, oggi per la seconda volta in pochi giorni il nostro sito è andato in blocco... Ma questa è un'altra, anche se forse collegabile, storia, che non ci ferma ma ci spinge a documentare sempre di... più. Contiamo tra l'altro di poter recuperare il video con la giusta qualità anche se la sostanza... audio è in quello che vi proponiamo...


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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