Quotidiano | Categorie: Politica, trasporti

No TAV/TAC, no compensazioni: è il pensiero di Usb e Raniero

Di Emma Reda Domenica 11 Gennaio 2015 alle 23:02 | 0 commenti

ArticleImage

«Un buco di qua, un nastro di asfalto di là, un blocco di cemento sopra; Tav, Tac, Pedemontana, Valsugana, Valdastico a sud e a nord. Le grandi opere vanno rifiutate, la riduzione del danno e le compensazione sono truffe». Questo in sintesi è il pensiero che Germano Raniero manifesta per USB in una nota che pubblichiamo di seguito e che critica le grandi opere per l‘aggressione al territorio, la disattenzione alle esigenze dei più e la cura degli interessi di pochi.

Va subito detto che le grandi opere sono un progetto complessivo, non una semplice somma, pensato e chiaro di "stravolgimento" del nostro territorio per come lo abbiamo conosciuto. Chi ci governa, chi progetta il territorio proprio questo rivendica; grandi opere come rilancio dell'economia, affari, un territorio al passo con una "economia" globale in crisi ma sempre più veloce e che ha bisogno di abbattere ostacoli e di vincere anche guadagnando se serve pochi minuti.
Territori metropolitani senza confini, per le merci 7.
Soldi, soldi, finanziamenti pubblici, altro che diritto alla mobilità.
In questi anni a proposito di grandi opere abbiamo imparato che queste insieme ai projet financing sono sicuramente utili innanzitutto a chi li costruisce, enormi guadagni e mani sui beni pubblici e che spesso sono "veicolo" di tangenti, malaffare e clientelismo partitico.
Non serve allontanarsi da Vicenza per sostenere questo, i nomi di Maltauro, Sartori, Galan, Meneguzzo per citarne alcuni e scusandoci se ne abbiamo dimenticato altri sono lì scolpiti a perenne memoria.
In città, perfettamente dentro questa cornice, arriva il progetto di TAV/TAC
con relativo canale sotto i Berici.
Ennesimo cantiere devastante per la città che si sommerebbe a Dal Molin, Borgo Berga, e ai costruendi nuovi Pomari, un opera in cui sono comprese le speculazioni e il businnes su alcune aree, innanzitutto la attuale stazione, che andranno allo stravolgimento e relativo businnes per il centro di Vicenza: rendendo il cittadino, l'abitante sempre più estraneo al tessuto sociale..
Che questo interessi i nostri governanti, che questi progetti producano effimera occupazione, che vedremmo treni e merci correre paiono problemi che riguarderanno solo i posteri.
A fronte delle proteste che le varie opere stanno montando i "nostri" sono disponibili al massimo a ridurre il danno e a concedere opere di compensazione, perché il businness si deve comunque fare
La carota delle compensazioni va rifiutata perché sono da rifiutare le opere che come abbiamo detto servono a pochi e per i loro interessi e sono per noi inutili e dannose..
Le lotte NO TAV in Val di Susa ci insegnano questo.
E per impedire queste opere serve proprio una vasta mobilitazione.
Nel nostro territorio ad esempio servono trasporti pubblici ma invece vengono sempre più tagliati, servizi di metropolitana regionale che tolga dell' incubo i viaggi dei pendolari studenti o lavoratori, trasporti che aiutino una economia anche a produzioni a km zero.
Ma sappiamo per chi comanda, per chi ha in mente gli affari questi sono "costi" e pertanto non bisogna aspettarsi nulla di buono.
Unione Sindacale di Base (USB) da anni sta portando avanti e partecipando a tutte le lotte contro le grandi opere e contro i project financing degli ospedali di Mestre, Santorso e ritiene che i lavoratori debbano essere protagonisti di che modello economico si costruisce.
Impedire queste opere è il solo modo per progettare un futuro compatibile tra esigenze di benessere economico e salvaguardia del territorio.

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Germano Raniero, Tac, Usb

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network