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No Pluto e No Dal Molin, Bruzzo: serve nuova mobilitazione nazionale contro servitù militari

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 11 Settembre 2012 alle 17:10 | 0 commenti

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Cosimo Bruzzo, coordinatore provinciale Giovani Comunisti (Prc Fds)  -  Adesione dei Giovani Comunisti alla fiaccolata No Pluto e Dal Molin di Giovedì 13 Settembre.

Ancora una volta la popolazione vicentina e le istituzioni locali sono costrette ad essere informate di questo nuovo scempio da uno "scoop" del Giornale di Vicenza. Come sono venuti a saperlo se ancora una volta non ne sapeva nessuno in città, nella completa omertà del nostro Governo? E' una domanda lecita.

Vicenza si sta trasformando sempre più in una città militare, specie in questo periodo di crisi quando fabbriche ed altre imprese grandi e piccole, che sono il tessuto sociale storico della nostra città, oggi chiudono sempre più frequentemente.

Cosa significa questo? Significa che sempre più gli investimenti, la nuova viabilità e le nuove infrastrutture che si stanno realizzando in città, vedi anche le nuove le tangenziali, sono costruite soprattutto per servire una parte della popolazione della nostra città: quel 10-12% della popolazione che oggi rappresentano i militari americani e i propri mezzi e le loro famiglie.
Vicenza non si merita di essere suddita, né di essere colonizzata da nessuno. Ma io dico di più, perché Vicenza non è sola: in Italia esistono circa 113 basi militari americane in diversi punti del nostro Paese. L'Italia non deve essere suddita di nessuno! E' necessario un movimento di resistenza nazionale contro la presenza sul nostro territorio delle basi militari americane: occupano una superficie grande quasi quanto il Veneto!
Come è noto godono di grandi privilegi, qualora i soldati americani compiano reati non sono nemmeno giudicabili dalle leggi italiane. Inquinano ed usufruiscono delle nostre risorse naturali, della nostra acqua ed aria a condizioni incredibilmente vantaggiose. Questo in tutta Italia.
Per questo motivo è necessario rilanciare una lotta che non sia fine a se stessa, che non sia pura testimonianza di una opposizione locale. Se davvero i vicentini vogliono mettere la parola fine alla presenza delle basi americane in territorio vicentino bisogna smetterla con il ‘localismo', di vedere il problema come se fosse esclusivamente di natura circoscrizionale, del Comune di Vicenza o di Longare.
Il movimento inoltre deve tornare ad essere unitario ed inclusivo, nelle cui decisioni tutti devono avere la stessa dignità e la stessa voce in capitolo: non l'espressione di una piccola parte dei vicentini o addirittura di una piccola parte del movimento! Le piccole gelosie, i personalismi, i settarismi vanno accantonati. Come pochi giorni fa ha affermato Cinzia Bottene, serve sedersi attorno ad un tavolo e trovare una nuova strada condivisa. Perché solo uniti si può vincere!
Per vincere abbiamo bisogno di un salto di qualità; quello che serve è una nuova mobilitazione nazionale contro la presenza militare americana in Italia e contro la guerra. Quel movimento di centinaia di migliaia di persone che la manifestazione del 17 febbraio 2007 anticipava, ma a cui non è mai stato dato un vero seguito.
Una opposizione che non faccia questa operazione è inutile e sconnessa dalla realtà delle cose, dal momento che solo una decisione di un nostro Governo nazionale può riaffermare la nostra sovranità e finirla con la nostra servitù militare nei confronti degli USA e della NATO. Ricordo che le loro basi sono quelle al cui interno stanno preparando le nuove guerre in Siria ed in Iran: in Iraq ed in Libia ci sono già arrivati.
Per questo aderiamo alla fiaccolata No Pluto di Giovedì 13 Settembre 2012, non solo per adesione convinta, ma anche per portare le nostre idee e queste proposte.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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