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No del Governo al referendum indipendenza, la comunicazione di Plebiscito.eu

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 8 Agosto 2014 alle 22:30 | 0 commenti

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Plebiscito.eu - La notizia era nell’aria, il governo italiano ha impugnato la legge regionale 16/2014 per l’indizione del referendum per l’indipendenza del Veneto. Ora la regione Veneto può provare un improbabile ricorso presso la corte costituzionale. La vera notizia però è che il vicolo cieco imposto dal governo italiano all’espressione del diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto dà ancora più forza all’espressione popolare emersa dalle urne digitali in occasione del Plebiscito Digitale per l’indipendenza del Veneto del 16-21 marzo scorsi.

Il governo italiano infatti può forse tappare la bocca al Popolo Veneto nella sua libera e democratica espressione attraverso il referendum regionale indetto con la LR 16/2014, ma non può più retroattivamente pronunciarsi sul già avvenuto pronunciamento di marzo.
Anzi, l’aver dato trasformato il referendum regionale in un vicolo cieco dall’improbabile esecuzione, dimostra come la via civica per tramite del comitato referendario Plebiscito.eu fosse l’unica strada aperta per permettere al Popolo Veneto di pronunciarsi.
La istituzionalizzazione del risultato del referendum digitale di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo 2014 ora procederà pertanto tramite le operazioni di certificazione del voto plebiscitario in conformità a quanto previsto dai principi delle organizzazioni internazionali in materia.

A tal proposito il presidente della Commissione degli osservatori internazionali, l’ambasciatore Beglar Davit Tavarkiladze ancora il 18 luglio scorso ha comunicato che la Commissione sta procedendo nella fase finale di verifica del risultato del referendum, dopo aver già proceduto all’esame delle procedure di voto attraverso controlli sul piano organizzativo e il contatto dei cittadini aventi diritto al voto, sia direttamente che per telefono, oltre che con altre tipologie di controllo a campione.

Gianluca Busato ha dichiarato: “Il governo italiano di fatto con la decisione odierna ha chiuso la stalla della regione quando i buoi veneti erano già scappati. Infatti, dopo l’impugnazione della LR 16/2014 da parte del governo italiano, il Plebiscito Digitale del 16-21 marzo diventa l’unica strada istituzionalmente rilevante per la piena indipendenza del Veneto.
Noi ora procederemo con ancora maggiore accelerazione lungo la strada dell’esercizio di indipendenza della Repubblica Veneta”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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