No ai tagli che non individuano priorità: VicenzaPiù 208
Martedi 1 Marzo 2011 alle 11:14 | 0 commenti
di Enzo Giordino (Fli)
Gli Amministratori pubblici e gli esponenti politici conoscono molto bene cosa significhi "tagliare", scontrandosi quotidianamente con la scarsità di risorse alle quali fare riferimento, cercando di rispondere alle istanze deicittadini con la stessa professionalità e passione di sempre. Il ruolo della Pubblica Amministrazione infatti è la cura concreta degli interessi pubblici, intesi in senso generale, che riguardano cioè tutta la collettività .
Ma è alla politica che spetta individuare i fini che l'amministrazione statale, e quindi anche locale in tutte le sue funzioni, deve perseguire, indicando le scelte strategiche (economiche, sociali, istituzionali, etc.), coordinando e controllando tutte le attività dirette al raggiungimento di tali fini. Futuro e Libertà non accetta la logica governativa (e ragionieristica) dei cosiddetti tagli orizzontali, di quelli cioè che senza individuare nessuna priorità sottraggono risorse a tutte le attività dell'amministrazione, dimenticando da un lato il momento socio-economico in cui stiamo vivendo e dall'altro che ci sono comparti come quello della scuola e della ricerca, della giustizia, della salute e del sociale e infine dello sviluppo economico a cui è necessario guardare con occhi vigili e lungimiranti. Bisogna dunque chiamare la nazione e le comunità locali ad un "patto sociale e fra generazioni", in un momento storico in cui i padri sono l'ammortizzatore sociale per i figli. Chiedere dunque alcuni sacrifici, riconsiderando il tenore di vita fino ad oggi seguito, per riconsegnare ai giovani una scuola giusta con borse di studio solo per i meritevoli, prestiti a tasso agevolato per gli studi accademici, buoni pasto meno onerosi per le famiglie; ai lavoratori in difficoltà per la crisi economica azioni che promuovono e sostengono l'occupazione con l'aggiornamento della normativa sulla cassa integrazione; ai soggetti deboli della popolazione come malati, disabili e anziani una sanità competitiva ma pubblica, un inserimento sociale dignitoso per una vita serena anche nelle difficoltà quotidiane, attraverso una rete di servizi coordinata dall'ente locale e supportata da uno Stato attento proprio alle priorità delle spese.
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