Quotidiano |

Nella "metamorfosi" dell'artigianato veneto, Vicenza regge al cambiamento decennale

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 22 Maggio 2014 alle 17:23 | 0 commenti

ArticleImage

Confartigianato Vicenza - Nell’arco dei dieci anni (2004-2013) in cui anche l’economia del Veneto, come il resto del mondo, ha conosciuto il più radicale e complesso cambiamento dall’epoca del secondo dopoguerra, l’artigianato vicentino ha dimostrato una sostanziale tenuta, capace anche di attenuare i contraccolpi della congiuntura negativa manifestatasi dal 2008 in poi.

È quanto si evince scorrendo le pagine del Quaderno di Ricerca “La metamorfosi dell’Artigianato. Dieci anni di trasformazioni in Veneto” elaborato dalla Confartigianato e dall’Unioncamere regionali con BS Consulting e presentato oggi a Marghera. Nell’indagine risulta che proprio Vicenza, rispetto ad altre province, ha retto perché “più saldamente ancorata a una diffusa presenza di imprese di qualità, segnatamente della meccanica, in grado di affrontare più che altre i mercati della globalizzazione”.
Cosa dicono i dati? Che tra il 2004 e la fine del 2013 la provincia vicentina ha conosciuto un calo di 1700 imprese artigiane (da 26.788 a 25.084), molto meno accentuato rispetto ad altre realtà. A soffrire maggiormente è stato il comparto Manifatturiero (- 3.142 unità), mentre quello delle Costruzioni ha sostanzialmente tenuto (-164) e invece, sempre nel medesimo decennio, è cresciuto il variegato settore dei Servizi alle aziende o alle persone (+ 1.597). Quanto al fatturato, Vicenza registra cifre positive (+1,9% nel 2013) e in crescita, mentre è in linea con il resto del Veneto (- 2,8% sempre nel 2013)  per gli esiti relativi all’occupazione (-2,3%).

“I dati – commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza-fotografano una realtà che si è davvero trasformata. Ma tra quelle 1700 aziende oggi mancanti alcune hanno chiuso i battenti per mancanza di ricambio generazionale, altre perché non sono riuscite a rinnovarsi. C’è poi da osservare che nel 2011 c’è stata una revisione degli Albi Camerali che, aggiornando l’anagrafe delle aziende, ha eliminato le vecchie posizioni inattive. Quanto ai dati su fatturato in crescita e manodopera in calo, l’apparente antitesi è frutto di diversi fattori. Il primo è che, in un mondo dove l’informatica e il web sono entrati massicciamente, sono molti i giovani artigiani che spesso danno vita a imprese unipersonali; il secondo fattore è strettamente legato al primo, ed è espressione del mondo in cui è cambiato proprio il modo di fare impresa. Faccio un esempio: un designer, o un progettista, propone una sua idea al cliente e fa realizzare il prodotto da una serie di aziende artigiane, dall’assemblaggio alla confezione fino alla distribuzione e alla promozione. Il risultato è che ogni soggetto coinvolto in questa ‘filiera corta temporanea’ ha un ritorno economico, a manodopera invariata. Un tempo, invece, a fronte di un’idea si dava vita a un’azienda, magari piccola, che assumeva più persone. Oggi, con un mercato globale in perenne movimento, questo è più raro, e anche questo è uno degli aspetti dell’innovazione di cui va tenuto conto”.

Leggi tutti gli articoli su: Confartigianato, artigianato, Agostino Bonomo

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network