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Nasce Progetto Veneto: alla base la persona, la tradizione, il federalismo e la Costituzione

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Ottobre 2011 alle 23:19 | 0 commenti

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Progetto Veneto - Diamo vita a "Progetto Veneto" (qui i fondatori*, qui la video intervista a Davide Lovat): un'aggregazione di persone - movimenti - associazioni, avente per scopo l'autonomia e l'autodeterminazione del popolo veneto attraverso gli strumenti democratici che la Costituzione della Repubblica Italiana ci riconosce, con particolare riferimento ai Principi Fondamentali ove all'art. 5 si recita testualmente: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

Siamo convinti che l'attuale complessità politica, economica, sociale e amministrativa stia portando alla crisi e al superamento definitivo del modello di Stato accentrato che ha caratterizzato finora la vita della Repubblica Italiana, come sta accadendo anche negli altri Paesi evoluti e democratici con un ordinamento simile al nostro. Solo attraverso la formula di una compiuta autonomia fiscale, amministrativa e anche legislativa, possiamo sperare di salvare e mantenere quella pace sociale che è condizione necessaria per
generare sviluppo economico, progresso sociale e fervore culturale, elementi sui quali costruire un futuro felice per le giovani generazioni e per quelle venture; ciò anche in virtù della considerazione ovvia che l'avvicinamento dei centri di potere ai cittadini, attraverso il decentramento delle funzioni dello Stato, permette un esercizio della sovranità popolare più responsabile grazie alla consapevolezza derivata dal controllo diretto degli eletti e grazie alla più facile partecipazione democratica.
"Progetto Veneto" è anche un movimento che considera come uno dei pilastri della propria azione politica la necessità di rimettere al centro dell'attenzione del Legislatore la famiglia tradizionale descritta dall'art.29 della Costituzione, al fine di destinare a essa risorse ingenti e con vie preferenziali rispetto ad altre voci di spesa sociale, poiché questo è il solo percorso plausibile per evitare di piombare (in parte ci siamo già) in quell'inverno demografico che sarebbe il preludio del declino della nostra civiltà.
"Progetto Veneto" intende inoltre promuovere la rivalutazione e la salvaguardia della nostra identità culturale e storica, nel segno della Tradizione come valore da trasmettere a partire dalle scuole primarie.
Nel solco del concetto di identità culturale, imprescindibile è la politica ambientale con particolare riferimento alla selvaggia cementificazione e asfaltizzazione alla quale è attualmente sottoposto il nostro territorio. La nostra proposta sarà attenta a promuovere una custodia e una valorizzazione responsabili dell'ambiente, attraverso la riqualificazione di siti dismessi, la produzione di energia con fonti alternative, la realizzazione di infrastrutture secondo i canoni dello sviluppo sostenibile e della reale utilità presente e futura, in rapporto all'andamento di economia e demografia.
"Progetto Veneto" intende inoltre riproporre come obiettivo cui tendere, al quale adeguare la legislazione, il modello tradizionale di sviluppo economico della nostra terra, quel capitalismo sociale d'impresa dove la solidarietà fra detentori dei mezzi di produzione, detentori della forza lavoro e istituzioni civili ed ecclesiastiche, ha generato quel benessere oggi messo a rischio dalla tentazione di aderire a modelli alternativi e a valori etici alieni alla nostra cultura.


Breve descrizione prime iniziative

-Altro elemento culturale che caratterizza la nostra intera civiltà è il rispetto del riposo settimanale, con specifico riferimento alla Domenica; questo è un diritto dell'uomo fin dai primordi della Storia e del lavoratore fin dai primi statuti dei lavoratori. "Progetto Veneto" ritiene che un modello di sviluppo economico che non metta in cima alle sue priorità la persona sia un modello da rigettare e contrastare con determinazione. Nella convinzione che una seria politica turistica e commerciale non si debba nutrire di soluzioni che sacrificano il benessere di un popolo sull'altare dell'utilità momentanea, bensì su soluzioni di tipo qualitativo come la migliore valorizzazione delle irriproducibili risorse ambientali e artistiche del Veneto, verrà promossa una sensibilizzazione popolare(petizione) per limitare l'apertura domenicale indiscriminata delle attività commerciali.

-Inoltre intendiamo a partire dal mese di dicembre promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare per modificare art. 116 della costituzione e inserire il Veneto tra le Regioni a Statuto Speciale.

 

* I primi "firmatari"

Sartore Bortolino Consigliere Provinciale di Vicenza
Lovat Davide Associazione Identità e tradizione
Cesare Renier Ex Consigliere Comunale di Mira
Sbabo Manuel Consigliere Comunale Recoaro
Pento Stefano Assessore Comune di Schio
Pietribiasi Silvia Consigliera comunale Schio
Rigoni Gianfranco Ex candidato Sindbaco Caldogno
Fabris Igino Comitato Veneto Regione Autonoma
Borgato Francesco Consigliere Comunale Brogliano
Menegatti Maurizio Vic. Press. Consiglio Quartiere Tretto Schio
Zecchin Guido Amministratore Partecipata Provincia Rovigo
Venturini Barbara ex Assessore comune Montecchio Maggiore
Zonta Marco Assessore Comune Cassola


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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