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Mozione anti-gender a scuola, Dal Maso: Consiglio regionale diffonde falsità

Di Emma Grande Giovedi 3 Settembre 2015 alle 15:25 | 3 commenti

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Il Comune di Vicenza diffonde il commento di Everardo Dal Maso, consigliere comunale delegato alle pari opportunità, in merito alla mozione del consigliere vicentino Sergio Berlato denominata “anti-gender” e approvata a larga maggioranza dal Consiglio regionale del Veneto nella seduta di martedi 1 settembre. Le riportiamo di seguito. 

“Risulta incomprensibile che il consiglio regionale si occupi di cosa si debba o non si debba insegnare nelle scuole. E' infatti compito delle istituzioni scolastiche, nella loro piena autonomia (collegi dei docenti, consigli di istituto), valutare i contenuti dei programmi, in particolar modo in relazione a temi delicati quali l'educazione alla sessualità e all'affettività. In ogni caso a Vicenza non risulta che siano state introdotte fantomatiche "teorie del gender" nelle scuole, teorie che appaiono invece il frutto di allarmismi diffusi da movimenti ideologici. Da mesi alcune forze politiche parlano con sempre più insistenza di questa (inesistente) teoria gender in termini apocalittici e del tutto mistificatòri, minando così il grande lavoro portato avanti riguardo alle tematiche di pari opportunità, uguaglianza e lotta alla violenza di genere. Infatti il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. In sostanza vengono sventolati spauracchi che nessuno ha mai proposto o vuole proporre, quali masturbazioni infantili o travestitismi, per bloccare un sistema educativo che è incentrato sull’uguaglianza dei diritti tra uomo e donna e reali pari opportunità. Uguaglianza che deve essere di conseguenza estesa a tutti i soggetti, a prescindere dal loro sesso. Mi auguro quindi che la Regione Veneto non abbandoni quell'azione tesa a contrastare le discriminazioni e le violenze, nei confronti delle donne ma non solo, che hanno portato all'approvazione della legge del 2013, che prevede 'l’educazione alla pari dignità delle persone', oltre al sostegno ai centri anti-violenza. Non vorrei infatti che dietro a questa mozione antigender si nascondessero volontà diverse, tese ad impedire che si proceda a rimuovere ogni ostacolo alla pari dignità: pari dignità nel mondo del lavoro, della politica, delle professioni, dei diritti civili, a partire dalle norme che regolano la civile convivenza”.


Commenti

Inviato Lunedi 7 Settembre 2015 alle 18:54

Chi semina vento,raccoglie ........
Signor Dal Maso, forse c'è qualcuno, o più di qualcuno, che non la pensa come lei.
Del resto 33 voti favorevoli e solo 10 contrari, non le dice nulla?
Inviato Lunedi 7 Settembre 2015 alle 20:27

Siamo alle solite! Il dr. Dal Maso ha uno sportello per l'assistenza alla pari dignità ecc...alla civile convivenza ecc...A cosa serve una ulteriore propaganda sulla Tematica GENDER? Quale ostacolo ha avuto la comunità Gay, LGBT a Vicenza nel propagandare le proprie iniziative? Nessun ostacolo! Le leggi sono fatte a maggioranza, chi va in minoranza, mica viene ucciso. Questa è la democrazia Avv. Quando si perde è inutile "protestare" o fare demagogia o filosofia. Ha mai pensato che molti di noi, con esperienze diverse, la pensano al contrario di lei? Io nella scuola non darei una cattedra a chi non ha figli, a chi non ha esperienze familiari. Inoltre le cattedre dovrebbero essere assegnate al 50% uomini e 50% donne! L'educazione dei figli, PER CHI NE HA, deve essere paritaria con responsabilità distribuite tra Padre e Madre s'intende di sesso diverso, cioè come nelle schede demografiche M o F. Il resto? Filosofie da cui guardarsi: Bene ha fatto la Regione!
Inviato Lunedi 7 Settembre 2015 alle 23:13

Forse Dal Maso si dimentica che in Veneto la maggioranza degli elettori, 50 %, ha votato per una coalizione di destra, quindi rifiutando la politica, le promesse elettorali e le idee della sinistra. Perciò è legittimo e democratico che abbia prevalso la mozione proposta da Berlato. Ed è ora che questa realtà vi entri in testa e nel modo di pensare.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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