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Movimento del Fragilismo: il caffè Garibaldi gli apre le porte

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Maggio 2012 alle 14:29 | non commentabile

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Comune di Vicenza  -  Il Caffè Garibaldi, locale storico di piazza dei Signori, apre le porte al movimento del FragilismoRiaperto lo scorso 3 maggio dopo un prestigioso intervento di restauro a opera dell'architetto Romeo Sozzi, lo storico Caffè Garibaldi ha ospitato sabato 12 maggio il "debutto in società" del Fragilismo, movimento artistico nato nel 2011. All'incontro sono intervenuti l'assessore alla cultura del Comune di Vicenza Francesca Lazzari, il nuovo gestore del locale Manuela Pietrobelli.

C'erano inoltre il coordinatore del Fragilismo Sotirios Papadopoulos, Costantino Vignato, Presidente della Fondazione Vignato per l'Arte, partner dell'iniziativa, accanto alla rivista IQD - trimestrale di architettura e design e alla galleria d'arte Visionairs di Parigi. Uno dei luoghi-simbolo di Vicenza, lo storico edificio di contrà Cavour con affaccio su piazza dei Signori, di proprietà comunale, conferma così la sua volontà di divenire punto di riferimento per il dibattito culturale, cittadino e non solo, un luogo di confronto creativo vivace e insieme un terreno fertile per la nascita di idee e stimoli nuovi. "Vorremmo rendere lo storico caffè un luogo attivo, un punto di riferimento riconoscibile, - interviene Manuela Pietrobelli, nuovo gestore del locale -. capace di appagare il gusto, gratificare il senso estetico e dar voce al fermento artistico-culturale della città". A un anno esatto dal battesimo del Fragilismo, sabato 12 maggio, è stata presentata al pubblico la partnership intellettuale del movimento artistico con il rinnovato caffè Garibaldi, tesa ad avviare un ambizioso e ricco progetto di contaminazione tra arte, design, musica e gusto. "Sarà un contenitore ricco di proposte, dinamico e aperto a chiunque abbia voglia di un confronto positivo e propositivo - dichiara la proprietaria Manuela Pietrobelli, che ha subito accolto con convinzione il matrimonio artistico con il Fragilismo - dove creativi, scrittori, studenti, professori, critici e giornalisti, o semplici curiosi, spero possano trovare un posto accogliente e stimolante". L'aria da caffè dei primi del Novecento che si respira entrando al Garibaldi e la posizione privilegiata, proprio nel cuore della città, ha contribuito a far immaginare atmosfere intellettuali, fissate per lo più nei libri, che hanno ispirato un progetto curatoriale che - nelle intenzioni degli organizzatori - intende essere flessibile, proponendo volta per volta artisti e progetti nuovi. Primo fra questi sarà una riflessione sul linguaggio inteso come espressione verbale-non verbale, sintesi di segni, gesti e simboli. "Il Movimento cresce e si alimenta di energia creativa che scaturisce dal confronto e da collaborazioni spesso nate da incontri imprevedibili, avvenuti anche davanti a una tazza di caffè" - racconta Sotirios Papadopoulos - coordinatore del Fragilismo - "... è in questa propensione alla condivisione della ricerca estetica e delle idee che risiede la forza per riscoprire il piacere dei rapporti intellettuali, promuovere un cambiamento e ricercare la bellezza". "Sono particolarmente lieta - dichiara l'assessore alla cultura Francesca Lazzari - che lo storico caffè Garibaldi, risalente alla fine degli anni '30, riapra al pubblico, non solo quale luogo di ristoro, ma come luogo di cultura, di incontro fra artisti, cornice ideale per iniziative musicali e letterarie (come gli incontri con l'autore legati al tema del rapporto tra cibo e letteratura che verranno organizzati durante "Libriamo"), nonché punto informativo per le attività culturali di rilevanza turistica, grazie anche al nuovo spazio adibito a sala di lettura, grazie alla cura e alla sensibilità della nuova gestione. Ancora più bello che questo nuovo spazio culturale sia diventato il punto di ritrovo per la corrente del Fragilismo, nata a Vicenza e composta da artisti emergenti, non solo vicentini, che avranno a disposizione la sala al piano interrato per esporre le proprie opere, segno che nella nostra città continuano ad animarsi fermenti vividi e appassionati nel campo delle arti. Mi pare che, come ho avuto modo di leggere nel manifesto, quello a cui tenda questo nuovo movimento sia la ricerca e la valorizzazione "dell'intangibile fatto di emozioni, sensazioni e spiritualità", intento che - in un mondo sempre più dominato dalla sete di successo, dall'avidità materiale e dall'egocentrismo - è quanto di più auspicabile vi sia. Così come è lodevole l'intento di riportare l'attenzione sulla nostra vicinanza con la natura, che è troppo spesso vittima di sopraffazione e sfruttamento da parte dell'uomo". Artisti coinvolti nel progetto espositivo: Giuseppe Papagni, Simone Crestani, Sotirios Papadopoulos, Simone Del Pizzol, Elisa Paiusco, Margherita Michelazzo, Gianna Sartori, Franca Grimaldi, Enzo Sartori, Thierry Parmentier, Michele Scaciga, Alessia Dorigoni, Alex Galbero, Mariachiara Casarotto, Francesco Ardini, Francesco Avesani, Florio Pozza, Cinzia E Patrizia Tomaciello, Fosca Bruni, Lucia Campiello, Davide Antolini, Coop.Soc. Maggiociondolo - Progetto Avanguardia. A breve prenderà avvio l'iniziativa tête-à-tête di Giovedi, serie di incontri aperti al pubblico interessato al confronto con gli artisti del movimento e con creativi invitati a presentare la propria ricerca. Il calendario è in corso di definizione. Per info: http://fragilismo.blogspot.it

 

 

 






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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