Morti sul lavoro a febbraio: 10 in Veneto, secondo in Italia
Venerdi 3 Aprile 2015 alle 23:30 | 0 commenti
L'Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering fornisce i dati Inail di febbraio per le morti sul lavoro in Italia
La media è a dir poco drammatica e parla di quasi due vittime sul lavoro per ogni giorno del mese di febbraio. Per un totale di 49 infortuni mortali. E sale a 121 il numero di persone che hanno perso la vita nel corso della loro attività lavorativa nel primo bimestre del 2015; con 80 decessi registrati in occasione di lavoro (erano 81 nel 2014) e 41 in itinere.
Complessivamente, rispetto al primo bimestre del 2014 si rilevano due vittime in più: 121 a febbraio 2015 contro le 119 dello scorso anno.
E’ questa la prima proiezione elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre a seguito dell’ultima indagine condotta sul fenomeno delle morti bianche (sulla base di dati Inail).
“Continua a non cambiare nulla, dunque, nelle analisi del nostro Osservatorio. Anzi, la situazione peggiora. E il Governo non accenna ad intervenire con nuovi strumenti su questa piaga sociale che è una vergogna per un paese che si dice civilizzato†– commenta il Presidente Mauro Rossato.
Un pericoloso immobilismo del Governo sovrastato, purtroppo, dal dinamismo dei grafici delle morti bianche. E ad emergere con i risultati maggiormente sconfortanti in termini di numero di vittime registrate in occasione di lavoro (escludendo quelle in itinere) sono: la Lombardia (11 infortuni mortali), il Veneto (10) e il Lazio (9). Seguono: Puglia e Campania (7), Sicilia (6), Piemonte ed Emilia Romagna (5), Umbria e Toscana (4), Abruzzo, Liguria, Marche (3), Trentino, Friuli e Calabria (1).
Mentre il rischio di mortalità più elevato rispetto alla popolazione lavorativa viene rilevato in Umbria (11,2 contro una media nazionale di 3,6), seguito da Abruzzo e Puglia (6,1).
Il 12,5 per cento degli incidenti mortali si è verificato nel settore delle attività manifatturiere, l’11,3 per cento in quello delle costruzioni, il 10 per cento nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli e il 7,5 per cento nei trasporti e magazzinaggi. La fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 45 e i 54 anni con 31 vittime su 80. Le donne che hanno perso la vita nei primi due mesi dell’anno in occasione di lavoro sono state 5. Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 9 pari all’11,3 per cento del totale.
Tutti i dati sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com.
Sul fronte delle classifiche provinciali, poi, è Roma ad indossare la maglia nera con 8 morti bianche, seguita da Milano (5), Perugia e Bari (4), Benevento, Varese e Treviso (3)Accedi per inserire un commento
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