Morti bianche in diminuzione al Nord-Est, ma l'allarme non cessa
Martedi 22 Gennaio 2013 alle 12:03 | 0 commenti
Vega Engineering - Sono 73 le morti bianche registrate a Nordest nel 2012 dall'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, con un decremento rispetto allo scorso anno pari al 6,4 per cento."Ma le flessioni rilevate - come spiegano gli esperti dell'Osservatorio mestrino - non abbassano il livello dell'emergenza soprattutto in Veneto dove le vittime del lavoro dell'anno appena finito sono 42".Â
E infatti il Veneto è la terza regione del Paese per il maggior numero di morti bianche insieme alla Toscana, e dopo l'Emilia Romagna (61) e la Lombardia (69); mentre sono 12 gli infortuni mortali occorsi nel 2012 in Friuli Venezia Giulia e 19 quelli del Trentino Alto Adige che continua a indossare la maglia nera sul fronte delle incidenze di mortalità in rapporto alla popolazione lavorativa. Proprio il Trentino Alto Adige è sul podio nella graduatoria nazionale con un indice di incidenza di 40,3, secondo solo all'Abruzzo (55,2), contro una media nazionale pari a 22,2. E, purtroppo, i record negativi non finiscono qui. Perché Bolzano e Verona sono al quinto posto nella graduatoria nazionale per numero di vittime (11 i casi registrati in entrambe le province), mentre Belluno è addirittura quarta a livello italiano per incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa con un indice di 75 che segue quello di Benevento (82,1), di Oristano (86,7) e di Grosseto (108,1). Intanto a Nordest dopo Verona e Bolzano con 11 vittime, seguono: Trento (8), Belluno e Venezia (7), Padova, Treviso e Vicenza (5), Pordenone e Udine (4), Gorizia (3), Rovigo (2) e Trieste (1). Sul fronte di incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a Nordest oltre al dato a dir poco negativo del Trentino Alto Adige (40,3), si rileva il 23,5 del Friuli Venezia Giulia e il 19,7 del Veneto. Tutti i dati sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com. Continuano poi ad emergere tragicamente i contorni del settore in cui si muore di più, ovvero l'agricoltura con il 46,6 per cento delle vittime del lavoro di tutto il Nordest. Una percentuale che supera di oltre 10 punti quella relativa alla media nazionale (35,2). Mentre arrivano al 12,3 per cento i casi di morte nelle costruzioni (il 23,6 per cento a livello nazionale). Sarà forse anche per questo tragico ruolo da protagonista del settore agricolo, che la causa di morte più frequente a Nordest sia dovuta al ribaltamento di veicoli o mezzi in movimento, nel 27,4 per cento dei casi. Spesso si tratta di veicoli agricoli vetusti e, quindi, non a norma sul fronte della sicurezza per chi li conduce. Segue la caduta dall'alto (17,8 per cento) e lo schiacciamento avvenuto in seguito alla caduta di oggetti pesanti (16,4 per cento). La fascia d'età più colpita a Nordest è quella che va dai 45 ai 54 anni (21 casi), a cui fanno seguito quelle che vanno dai 35 ai 44 anni e dai 55 ai 64 anni (16).
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