Morte Raffaele Sorgato, le precisazioni di AVA sulla vicenda: "Riccardo Ferrasin non è mai stato imputato"
Venerdi 15 Luglio 2016 alle 13:45 | 0 commenti
AVA - Alto Vicentino Ambiente ci invia alcune precisazioni che pubblichiamo di seguito in risposta alla nota (riportata sotto) di Luc Thibault, rappresentante RSU-USB Alto Vicentino Ambiente, del 17 giugno 2016 riguardante la vicenda del 5 aprile 2011 in cui perse la vita un dipendente, Raffaele Sorgato, di Greta Alto Vicentino. Ava non vuol fornire ulteriori precisazioni sulla sostanza, mentre Thibault spiega che: "chiedo di leggere attentamente il Corriere del veneto del 23 gennaio 2013 "netturbino stritolato dal camion, condannato il collega autista" che dice esattamente quello che ho scritto su Ferrasin. Posso giurare che al momento della morte di Raffaele, Dalla Stella non era ancora nella faccenda".
di cui al D.Lgs. 231/2001 e il sig. Antonio Dalla Stella, quale amministratore unico pro tempore
all’epoca del giudizio, a patteggiare la pena pecuniaria applicata".
ore 15.33 del 17 giugno 2016
Riceviamo da Luc Thibault, RSU-USB Alto Vicentino Ambiente, e pubblichiamo
L'udienza dell'16 giugno 2016 nel Tribunale di Vicenza per la morte del nostro collegha e amico Raffale Sorgato, ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di Dal Prà Enrico, delegato per la sicurezza della Greta alla pena di un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, oltre che al risarcimento del danno al sindacato USB e spese legali e peritali. Siamo soddisfatti di questo risultato anche se riteniamo e abbiamo sempre ritenuto che le responsabilità non erano solo di Dal Prà , unico imputato in questo processo.
La sentenza dimostra come l'azienda non fosse in regola con la normativa antinfortunistica e che la morte di Raffaele si poteva evitare se solo fossero state adottate le misure dovute in base alla normativa vigente e non ancora adottate per motivi economici.
Aspettimao la motivazione della sentenza per esprimerci con maggiore precisione, ma possiamo già ritenere che il giudice ha condiviso la nostra tesi che l'azienda fosse tenuta ad aggiornare i camion con dei dispositivi di sicurezza migliori e ricordiamo che il camion sul quale è morto Raffaele era obsoleto (immatricolato nel 1985!) e non era idoneo allo scopo (raccolta porta a porta) in strette vie che imponevano all'autista di eseguire manovre di retromarcia.
Così è morto il nostro caro Raffaele, a solo 26 anni, schiacciato mentre si trovava sul pradelino contro un pilastro che si trovava in fondo alla strada e la sentenza non ci ridarà il nostro collega, ma almeno ci ha dato ragione.
Ci ha dato anche ragione contro chi diceva che USB strumentlizzava la morte di Raffale e contro chi, doveva fare "sindacalismo" ma che ha sempre fatto.... silenzio stampa.
In fine, teniamo a precisare che non è assolutamente vero come scrive il Giornale di Vicenza del 17 giugno 2016 che "Il Signore Antonia Dalla Stella come amministratore unico abbia patteggiato una multa di 17.500, per la responsabiltà aziendale, in quanto non aveva un modello organizzativo per la sicurezza del lavoro quando avvenne il dramma".
In realtà chi ha patteggiato è il signore Ricardo Ferrasin, attuale Direttore Generale di Alto Vicentino Ambiente.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.