Moretti: variatiana ma non troppo
Domenica 13 Febbraio 2011 alle 00:42 | 0 commenti
Da VicenzaPiù e Ovet-Alto Vicentino n. 207 in distribzione da venerdìÂ
La vice di Variati non nasconde le sue ambizioni ("A Roma? Ok, anche se là si è solo un numero"). Promette la prima pietra del centro giovanile "fra un mese" e il lancio dello spritz universitario. Ma invita i ragazzi a essere più propositivi
Scommettiamo che Alessandra Moretti ce la ritroveremo in un posto-chiave, una candidatura prestigiosa, forse persino, in un futuro, a correre come aspirante sindaco? Oggi è la vice di Variati («me lo propose lui per fargli, diciamo, da contraltare»), nonché assessore all'istruzione e alle politiche giovanili.
Lei assicura che le piace un sacco il lavoro di amministratore, e scorrendo il lungo elenco di iniziative intraprese dal suo assessorato in questi tre anni non viene da dubitarne. Ma l'impressione che lascia a pelle è di un'inequivocabile ambizione. Che, intendiamoci, non è affatto una cosa necessariamente brutta: «Certo che sono ambiziosa! Se uno lavora bene non vedo cosa ci sia di male a cercare di rivestire ruoli di responsabilità ».
La vedremo a Roma, in caso di elezioni anticipate?
"Io sono molto giovane per i canoni della politica italiana (ha 37 anni, ndr). Sono un amministratore ancora fresco, mi piace imparare. Ma non escludo che se mi fosse chiesto io mi metterei a disposizione. Ora però mi piace moltissimo quello che faccio, e poi diciamocelo: a Roma sei solo un numero..."
Dal 2009 lei è nella direzione nazionale del Partito Democratico. Una buona posizione, come ci è arrivata?
"Sono stata scelta in qualità di giovane amministratore per le cose che ho fatto. Siamo stati gli unici qui a introdurre il piatto unico nelle mense scolastiche, ad esempio".
Variati come l'ha presa?
"Mi ha fatto i complimenti".
I beninformati dicono che se la sia un po' presa. Sopravanzato dalla propria vice entrata nel Pd appena nel 2008, lui che da anni era capogruppo regionale del partito...
"Voi giornalisti cercate sempre di mettere l'uno contro l'altro!"
Si può girarla in positivo: largo ai giovani in un partito dominato dai matusalemme.
"Siccome nessun vecchio è disposto a far crescere i giovani, noi giovani dobbiamo prendere campo, ma le mosse bisogna farle con intelligenza, costruendo, in modo da far regredire la parte a cui si vuol far perdere terreno. Ma attenzione: Bersani ha dato vita a una segreteria molto giovane, e lui stesso è senz'altro politicamente più giovane, ad esempio, di D'Alema".
Sappiamo che lei è bersaniana. Ma è anche variatiana? Il Pd vicentino esiste o è una proiezione psichica di Achille il sindaco civico e critico del suo stesso partito?
"Con Enrico Peroni (segretario cittadino del Pd, ndr) c'è stato un rinnovamento, ha voglia di fare, è propositivo. Ci sono stati il "Riparty Democratico" per iscriversi al partito, i gazebo... Variati è il sindaco di tutta la città , e giustamente scinde fra politica di partito e amministrazione".
Fino a inglobare Udc e la lista di destra di Cicero.
"Sì ma ne abbiamo parlato moltissimo, ognuno ha detto la sua, non ha scelto da solo. Con l'Udc non ci sono grandi problemi di affinità , ma neppure con Cicero, che segue fedelmente la linea dell'amministrazione".
Però la scelta di premiare i disobbedienti oggi riuniti al Presidio affidando loro il bocciodromo, chiara mossa politica per conquistarne il consenso, ha provocato alcuni mal di pancia nel Pd. Quella è stata un'idea di Bulgarini, capo di gabinetto del sindaco.
"Bulgarini è il regista della strategia comunicativa. Ma quello presentato per il bocciodromo è un buon progetto, l'ho visto e mi è piaciuto".
A proposito: che ne pensa di tutto il can can del vecchio fronte trasversale Dal Lago-Alifuoco-Menarin eccetera per far costruire la sede della Protezione Civile nel futuro Parco della Pace?
"Lì non si fa, su questo teniamo duro. Lì si fa il parco".
Veniamo alla politica per i giovani. E' stata accantonata l'idea di recuperare le ex circoscrizioni? E che fine ha fatto il progetto di un centro giovanile all'ex scuola materna Burci?
"Sì, l'idea delle circoscrizioni è stata accantonata. Fra un mese partiranno i lavori per il polo giovanile all'ex Burci, e ci vorrà un anno, un anno e mezzo, per finirli. Mi auguro comunque prima della fine del mandato. Importante che sia stato co-progettato coi ragazzi, con ViLab, con associazioni e volontariato. Ci saranno un bar, sale prove, un palco per suonare, e nella parte sopra uno spazio per i giochi di squadra su internet. Fuori si potranno fare sport underground".
Nella Consulta giovanile i ragazzi del Pdl e della Lega se ne sono andati accusando quest'organo di non essere superpartes.
"Polemizzavano inutilmente e se ne sono andati per piantare la loro bandierina".
Non è che poi il polo giovanile verrà monopolizzato dalle voci allineate al centrosinistra?
"Io vorrei che i giovani istituissero un consiglio di amministrazione, un comitato di gestione o come vogliamo chiamarlo".
Sì ma composto da chi, e come?
"Da chi si proporrà , in massima libertà . Poi noi vaglieremo le proposte".
Finora il momento più alto di partecipazione giovanile è stata l'insurrezione contro la parziale chiusura del bar Cancelletto l'estate scorsa. Dopo quel bell'incontro del 13 luglio scorso con lei, il sindaco e l'assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza non ce ne sono stati altri, come invece Variati promise?
"Col sindaco no. Io ho iniziato con gli universitari il confronto per lanciare lo spritz universitario e così cominciare a integrare città e mondo dell'università , che oggi sono ancora scollegati. Stiamo studiando varie ipotesi sulla base delle proposte che mi arrivano".
In quell'occasione lei e Dalla Pozza sembravate recitare la parte, rispettivamente, del poliziotto buono e di quello cattivo.
"Ognuno ha il suo stile, ma in ogni caso un'amministrazione non può muoversi su un binario unico: in un settore devi essere più duro, ma io non posso chiudere il dialogo. E invitai i ragazzi a essere propositivi non solo quando c'è di mezzo lo spritz!"
Resterà per sempre un'utopia un servizio di trasporto pubblico notturno anti-alcolismo di massa?
"Ci abbiamo provato coi tassisti ma non è andata a buon fine. Ora ci riproveremo con loro e anche con Aim, ma per l'orario serale, non per la notte. Costa troppo".
Chiudiamo, vista la manifestazione del 13 febbraio delle donne contro il "modello Ruby" delle serate di Arcore, con una domanda alla politica donna, giovane e carina: certi maschi saranno pure porci, Berlusconi sarà affetto da laidezza senile, ma non è che, più semplicemente, ci sono pure le donne che si offrono, cioè ci sono, chiamiamole col loro nome, le eterne e ineliminabili puttane?
"C'è un dato che dice che tre uomini italiani su quattro sono andati a puttane, e questo è un problema sociale, delle famiglie. Ma, stando alle intercettazioni, Berlusconi ha pagato una minorenne e questo è un reato. Non faccio la morale, ma il Presidente del Consiglio è una figura pubblica, deve dare l'esempio".
Al di là dei reati, sui quali non si discute, non è che anche a sinistra si patisce il moralismo di origine cattolica?
"Sì, forse lo patiamo, ma un premier deve tener conto anche della Chiesa. Così come si deve tener conto dei cambiamenti radicali sopravvenuti nella nostra società , risolvendo i problemi come aveva tentato di fare la Bindi con la proposta dei Dico".
Lei si definisce cattolica o laica?
"Laica! Anzi, agnostica: mi piacerebbe ci fosse un Dio..."
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