Moretti firma appello studenti e un suo candidato annuncia taglio indennità
Venerdi 15 Maggio 2015 alle 17:45 | 1 commenti
Mentre Alessandra Moretti annuncia la firma dell’appello alla politica per il diritto allo studio della Rete degli studenti medi del Veneto e dell'Unione degli Universitari (nella foto l'incontro con i rappresentanti), il candidato consigliere vicentino Alessandro "Pedro" Padrin annuncia: "Ho sempre lavorato nel privato, i soldi in più rispetto al mio stipendio di adesso li destinerò ad iniziative sociali. Per i primi sei mesi adotto una associazione che aiuta persone autistiche".
Di seguito le note diffuse dal Comitato Moretti Presidente con anche la posizione sui profughi del candidato consigliere Antonino Pipitone.
Alessandra Moretti, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto, ha sottoscritto oggi pomeriggio l’appello alla politica per il diritto allo studio della Rete degli studenti medi del Veneto e Unione degli Universitari. “Appoggio in pieno le istanze - ha detto ai ragazzi presenti nella sede del comitato elettorale – Mi pongo come vostro interlocutoreâ€.
“I recenti governi regionali hanno sempre preferito una politica volta a favorire interessi particolari e clientelismi – si legge nel documento – piuttosto che investimenti sulla scuola, istruzione e Università . In Veneto non esiste un adeguato sistema di trasporto pubblico locale con agevolazioni per gli studenti. Non possiamo più rimandare un intervento che determini una vera inversione di tendenza rispetto al passatoâ€.
“Ho sempre lavorato nel settore privato ed ho deciso che anche se sarò eletto consigliere regionale il mio tenore di vita non cambierà . Alessandra Moretti ha introdotto uno stile nuovo di fare politica: si è dimessa per fare la campagna elettorale: poteva fare come Matteo Salvini che va in giro in lungo e in largo per l’Italia sicuro che a fine mese gli arriva lo stipendio da europarlamentare. Io nel mio piccolo ho deciso di prendere un impegno concreto: se verrò eletto al consiglio regionale mi prendo pubblicamente l’impegno di promuovere una ulteriore modifica alla legge regionale proposta da Alessandra Moretti che ridurrà drasticamente stipendio e rimborsi spese.
Ed a prescindere dalla legge regionale fin dall’inizio della mia esperienza in Regione, mi impegno ad adottare dieci associazioni della provincia di Vicenza. A questi gruppi di persone di buona volontà andrà un terzo della mia indennità di consigliere regionale. Premierò associazioni che siano dedite ad attività culturali e sociali.
Per il primo semestre, ho scelto come beneficiario di questa mia auto riduzione dello stipendio l’Associazione “Abaut onlus, Aba per l'autismoâ€, associazione di Camisano vicentino.
In seguito valuterò con trasparenza le candidature e le proposte di chi vorrà sottopormi un progetto dedicato allo sviluppo culturale, sociale ed economico dei nostri territori. È un piccolo gesto, lo so, ma credo sia quello che ci vuole per smentire il qualunquismo del "tanto i politici sono tutti uguali" e del "non cambierà niente". Io ci metto la faccia e prendo impegni concreti: se si vuole davvero rendere più credibile la politica il primo passo devono compierlo i politici stessi. Io lo faccio.
"Zaia si informi meglio prima di sparare cannonati di populismo: infatti rischia come nel caso di Montagnana (Padova), di colpire sindaci ed assessori del centrodestra a trazione leghista". A dirlo Antonino Pipitone, consigliere regionale uscente e candidato nella lista "Veneto civico Moretti presidente" commentando l'esternazione del governatore uscente circa il parallelismo tra una famiglia italiana sfrattata che dorme in auto e i profughi ospitati in un albergo dismesso.
"Zaia dovrebbe vergognarsi per l'utilizzo strumentale di una vicenda causata da una amministrazione del suo stesso colore politico - aggiunge il consigliere Pipitone - evidentemente anche il sindaco di Montagnana ha imparato da Zaia: causare i problemi e poi strumentalizzarli per fini elettorali. Credo che i veneti siano ampiamente stufi di slogan e dichiarazioni surreali come quelle di un governatore che dopo aver lasciato soli i sindaci e non aver pianificato nulla, sebbene la regione si fosse impegnata con lo Stato a farlo, adesso usa ai fini della campagna elettorale persino le inefficienze della Lega Nord stessa. Fortunatamente tra due settimane il Veneto volterà pagina".
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Ricordiamo che la scuola è ferma al palo da quando si crede che essa sia un centro sociale e non un luogo di istruzione come dice la Costituzione all'articolo 33, da rileggere con cura.