Modifica regolamento Polizia Urbana, Rui: assessore Dalla Pozza ha colpito ancora
Venerdi 11 Novembre 2011 alle 23:32 | 0 commenti
Riceviamo da Irene Rui e pubblichiamo.
L'altro giorno Marco Antonio Dalla Pozza ha colpito ancora. Approfittando della riunione urgente della Giunta per la delibera del Consiglio Comunale sulle quote autostradali, l'assessore ha pensato di sottoporre, vista l'urgenza della pericolosità degli accattoni, dei raccoglitori di firme e dei rom che non hanno altro posto dove sostare per dormire che la strada, di presentare in attesa che il parlamento legiferi a proposito - come raccontato dalle cronache - una proposta di modifica del regolamento di Polizia Urbana (foto agenti Polizia urbana in centro).
Questo provvedimento nasce in quanto la sentenza della Corte Costituzionale n. 115 del 4 aprile 2011 dichiara illegittimo l'art 54 del Testo Unico sulla Sicurezza e poiché il limite temporale delle ordinanze può essere sostituito solo dalle modifiche al regolamento della Polizia Urbana. Una proposta che va in Commissione Territorio, martedì prossimo per essere sottoposta al Consiglio Comunale.
Si legge nella proposta "Queste nuove norme regolamentari fanno proprie le ordinanze sindacali (del sindaco, ndr) e non vogliono costituire una limitazione indiscriminata di qualsivoglia sosta di veicoli, in particolare camper, nei parcheggi comunali né disincentivare la pratica del turismo itinerante con veicoli, peraltro consentita e disciplinata dall'art. 185 del Codice della Strada. Vogliono invece essere un deterrente all'arbitrario uso di tali veicoli e all'utilizzo improprio della strada, in funzione di una pratica quotidiana del bivacco sul suolo pubblico da parte di adulti e bambini a dir poco con possibili situazioni critiche di carattere igienico sanitario."
Quali sono i nuovi articoli?
"Art. 87 bis - Divieto di bivacco. E' vietato il bivacco nelle aree di parcheggio e sosta urbane di tutto il territorio comunale, da intendersi come utilizzo improprio della strada quale luogo di propria dimora, con camper, roulotte, furgoni e autoveicoli in genere"
"Art. 91 bis - Disciplina della mendicità . E' vietata la richiesta di elemosina, la raccolta di fondi e le richieste di firme, di denaro o di offerte in genere sulla pubblica via ed in particolare:..."
"Sono comunque consentite - afferma la proposta di delibera - le raccolte di denaro o di firme effettuate da partiti o movimenti politici a carattere nazionale o locale, dai comitati di cittadini, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni non lucrative, riguardanti campagne o iniziative su temi nazionali o locali preventivamente e opportunamente pubblicizzate sugli organi di informazione, patrocinate dal Comune o da altri Enti pubblici, o autorizzate dal Settore competente o da altra pubblica Autorità ".
I reati di mendicità comportano una segnalazione ai servizi sociali, ma anche il sequestro del corpo di reato, cioè i pochi danari guadagnati con la fatica del chiedere.
Si vede come questa deliberazione sia fortemente pregiudiziale e razziale, poiché va a colpire solo determinati cittadini. Una delibera che è fortemente anticostituzionale, poiché non considera tutti i cittadini uguali di fronte alla legge e ne limita non solo la libera circolazione, ma l'espressione idee e di modi di vivere e non tutela le minoranze anzi le caccia.
A questa si aggiunge poi l'ordinanza di oggi che amplia la zona rossa per l'esercizio del mestiere di prostituzione.
Ancora una volta l'Amministrazione Variati non ha la volontà di affrontare e risolvere le questioni se non con divieti. Eppure basterebbe istituire un'area sosta per nomadi e una nuova area per i rom residenti, che non hanno un posto dove dimorare; basterebbe cercare un'area dove le operatrici del sesso, possano esercitare senza recare disturbo e in sicurezza; e per i mendicanti punire i molestatori, ma non chi umilmente chiede un soldo.
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