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Mobilità e assetto urbano, Dalla Pozza nel suo ultimo mandato: non ho niente da perdere

Di Martina Lucchin Mercoledi 17 Luglio 2013 alle 15:16 | 0 commenti

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L’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana, Antonio Dalla Pozza, durante l’odierna presentazione delle linee programmatiche delle deleghe a lui affidate svela l’asso nella manica che nei prossimi cinque anni afferma di voler sfruttare a pieno . “Questo è il mio ultimo mandato amministrativo. Come stabilito dal partito non potrò più ricandidarmi e tornerò al mio lavoro di bancario, quindi nel mio impegno attuale non ho nulla da perdere”.

L’assenza di futuri appuntamenti elettorali, cittadini, permette all’assessore alla sicurezza e al verde urbano della passata amministrazione di spingere sull’acceleratore per dare alla città un nuovo assetto urbano, attraverso scelte che magari potrebbero trovare “un’iniziale resistenza dei cittadini”.  

Si tratta nella sostanza di dare “realizzazione” al PI (piani degli interventi)  e al PUM (piano urbano della mobilità), messi appunto dalla giunta passata, in un’ottica di rinnovamento della città di lungo termine ed in concomitanza con le grandi opere di cui il sindaco rimane il diretto responsabile. Via libera, quindi, nei prossimi sei mesi al potenziamento delle tratte ciclabili e alla creazione delle prime “concentrazioni metropolitane”, in gergo “hub”, luoghi della città in cui si realizzerà un interscambio strategico tra il trasposto pubblico e quello privato; si formeranno poi nuove corsie preferenziali per gli autobus, in un quadro generale di sviluppo spinto del trasporto pubblico locale, e infine l’assessore avvierà quella che definisce come “la partita sicuramente più difficile”: modificare la viabilità in modo tale da evitare il congestionamento del traffico nel centro storico indirizzando le auto verso aree di sosta che non siano a ridosso del cuore cittadino. 

Tra gli obiettivi di non immediata realizzazione troviamo, invece, la bonifica delle zone abbandonate della città – in primis l’area ex Zambon - , la creazione di forme di collegamento più efficace con le periferie e il sostegno alla mobilità elettrica con la speranza, mai abbandonata, di portare la tramvia da ponte Alto alla Stanga.

“Niente filosofia, ma progetti molto concreti”, considera in chiusura della conferenza stampa Dalla Pozza. Chissà se in nome della concretezza l’assessore stia già valutando quanto le sue libere scelte attuali potranno fungergli da trampolino per un futuro politico extra cittadino, dopo i cinque anni di mandato o nei prossimi appuntamenti elettorali regionali ed europei.

 

Comune di Vicenza - Le linee programmatiche del mandato 2013-2018 della nuova giunta Variati sono state approfondite stamattina a palazzo Trissino per quanto riguarda i settori di sua competenza dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza. “Anche il mio assessorato – ha innanzitutto spiegato - è stato pensato in un'ottica di visione d'insieme di temi sempre più interconnessi tra loro e che spesso sconfinano necessariamente nei settori di cui si occupano altri assessorati. Siamo ora nella fase della realizzazione di piani le cui sigle ci hanno accompagnato nel mandato precedente: Pat, Pi, Pum e Paes - ha infatti evidenziato – raccontano un lavoro di pianificazione su macro temi, che è finito. Prima Vicenza era una città allergica alla pianificazione, cresciuta in maniera anche disordinata, con interventi estemporanei. Nei cinque anni precedenti invece abbiamo iniziato a pianificare, indicando i binari sui quali la città doveva muoversi, e adesso è arrivato il momento delle realizzazioni”.

Urbanistica
“Sarà il quinquennio del secondo piano degli interventi – ha annunciato Dalla Pozza - perchè già oggi abbiamo molte richieste, come i casi Zambon e Montagnole. Ad ogni modo è un mio obiettivo che dalla presentazione del primo documento alla fase realizzativa passi meno tempo possibile. Ho già detto ai miei uffici che al rispetto delle procedure, deve essere anteposto il rispetto delle richieste dei cittadini e quindi la risoluzione dei problemi”.
L'assessore ha quindi indicato le aree su cui l'amministrazione ha intenzione di concetrarsi maggiormente: zona industriale, centro storico e “spina ovest”, tenuto conto che ci sono e ci saranno comunque nuove centralità, come Borgo Berga e il quartiere del nuovo municipio in via Torino-via Milano.
“Il nostro compito principale – ha spiegato - sarà il coordinamento urbanistico attraverso i cosiddetti 'schemi direttori'. Dovremo indicare al privato come conformare le proprie realizzazioni alle linee di trasformazione e sviluppo previste dall'amministrazione. È evidente che, come del resto già fatto nel mandato precedente, ciò necessita di una notevole capacità di dialogo con le categorie e gli operatori del territorio per definire assieme le linee di sviluppo stesse”.
“Siamo convinti – ha aggiunto - che oggigiorno una città non possa pensare alla mera conservazione di se stessa, per cui provvederemo innanzitutto a ricucire con il resto della città le cosiddette 'brownfield land', letteralmente i campi marroni, cioè le aree degradate e abbandonate, , che oggi punteggiano la città. Penseremo inoltre a dare un'identità nelle periferie, dove invece oggi regna il disordine urbanistico, che in gergo viene appunto definito 'urban sprawl'”.
Per quanto riguarda lo sviluppo del centro storico, l'assessore ha innanzitutto annunciato la necessaria revisione del piano particolareggiato di riferimento, il Piano Coppa: risalente agli anni '70, il piano non offre più gli strumenti urbanistici adeguati per rispondere agli obiettivi di riqualificazione, rifunzionalizzazione e tutela del patrimonio immobiliare.

Ambiente
L'assessore ha dichiarato che l'amministrazione proseguirà sulla strada della raccolta differenziata già intrapresa con successo con l'obiettivo di mandato di innalzare l'indice al 75%, attraverso anche l'estensione del sistema alle zone nord e ovest della città.
“Facciamo inoltre grande affidamento sui progetti europei - ha aggiunto -: dopo che la Commissione Europea avrà dato il via libera al Piano d'azione per l'energia sostenibile (Paes), daremo una fortissima caccia a fondi europei, perchè, con l'obiettivo di abbattere le emissioni di Co2 del 20% entro il 2020 ci sarà una ricaduta reale in termini di investimenti sul territorio di 160 milioni di euro nei prossimi 7 anni”.
In questa direzione va il forte impulso allo sviluppo dell'elettrico, con l'installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli. “Ma soprattutto – ha annunciato Dalla Pozza -attraverso la società Veloce candidiamo Vicenza a diventare polo d'eccellenza della mobilità elettrica”.
Sul fronte delle bonifiche del suolo, poi, l'assessore ha ricordato che a breve la zona Pp6 (Teatro) verrà restituita alla cittadinanza, e così l'area ex Zambon, entro la fine del mandato, considerando che lì le operazioni, della durata di 3 anni, inizieranno nel corso del 2014.

Mobilità
L'assessore ha confermato che si è entrati ora nella fase di realizzazione del Pum, a partire dallo sviluppo del trasporto pubblico locale (tpl) con revisione delle linee, istituzione delle Lam (Linee ad alta mobilità), corsie preferenziali, aumento della velocità commerciale e dell'attrattività del mezzo pubblico e spostamento di quote di mobilità dal trasporto privato al tpl. “Voglio incentivare il più possibile l'uso del mezzo pubblico – ha dichiarato Dalla Pozza -, offrendo veicoli nuovi, a metano, attraenti, puntuali e convenienti, fino a che il cittadino davvero si renderà conto che prendere il mezzo pubblico per un anno costerà meno del bollo auto”. Su questa scia si situa infatti anche l'idea dell'assessore di estendere alle frazioni il servizio dei bus a chiamata, attualmente riservato alla fascia serale, perchè offre al cittadino un servizio migliore e al Comune risparmi sui costi”.  
Al secondo posto delle priorità di intervento previste dal Pum la ciclabilità, per lo sviluppo della quale è prevista l'estensione della rete cittadina, il collegamento tra tronconi di piste mediante la realizzazione dei tratti mancanti, la segnaletica di indirizzamento, il collegamento con i Comuni contermini e nuove piste ciclabili dove c'è la possibilità”.
Al terzo posto infine il trasporto privato, con l'obiettivo di ridurre il traffico di attraversamento (in particolare del centro storico), l'indirizzamento verso i punti di attrattività, l'eliminazione della sosta dai bordi delle strade per incanalare le auto nei luoghi che le possano contenere e lo spostamento del traffico pesante nelle arterie esterne.
“Sarà una partita complicata, che richiederà il cambiamento di abitudini – ha ammesso l'assessore - e quindi sicuramente susciterà tensioni, ma è normale. In ogni caso non faremo alcun blitz, bensì daremo ampio spazio alla concertazione per trovare assieme ai soggetti coinvolti le soluzioni migliori”.
Dalla Pozza ha infine indicato la creazione di “hub” metropolitani, cioè punti di snodo, in cui confluiranno tpl, ciclabilità, trasporto privato con possibilità di interscambio (ospedale, banche-teatro, stazione-viale Roma, park Bassano-Borgo Berga, park Cricoli...).  


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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