Milani (lista Dal Lago) all'attacco di Variati: tante chiacchiere e pochi fatti concreti
Lunedi 20 Maggio 2013 alle 17:08 | 1 commenti
Luca Milani candidato al consiglio comunale nella Lista Civica Dal Lago Libera dagli schemi - Leggo alcune frasi che mi colpiscono per la loro incisività . Ad esempio «Un sindaco deve avere a cuore tutti gli aspetti della città , non solamente quelli di grande visibilità ». E ancora, in riferimento al Bacchiglione che è il fiume dell’amore-timore dei vicentini. Amore di ogni giorno, timore, e rabbia, quando suonano le sirene. «Perché non pensare ad un percorso pedonale o anche ciclabile lungo l’argine? Perché non ipotizzare di rivitalizzare ad uso dei cittadini, una porzione di città , un ambiente naturale ora assolutamente inutilizzato?».
Per ultima, ma ve ne sono altre ecco quella che mi pare essere la chiave di volta del ragionamento di questo candidato sindaco «Il primo cittadino deve avere la valigia in mano, deve frequentare Venezia, Roma, deve andare in Europa,deve saper tessere relazioni importanti. Vicenza vive di un beato immobilismo: è uno stallo che deve terminare, nell’interesse della città e dei suoi cittadini, è tempo di sostenere e proporre progetti condivisi e anche ambiziosi». Trovo particolarmente interessanti queste e altre dichiarazioni del candidato e ripenso al passato, quando delle fognature, oggetto anche di qualche momento di tensione determinato da incomprensibili e imponderabili fattori esterni, se ne parlava agli inizi degli anni ‘90 del secolo scorso. Penso alla complanare, che è stata un’opera inseguita per decenni e realizzata pressappoco una dozzina e forse qualche cosa di più , di anni or sono, penso alla visione monumentale della città , con la Basilica Palladiana riportata all’antico splendore, al Chiericati, a Santa Corona, a Palazzo Cordellina, al Teatro Olimpico, tutto opere messe in cantiere dieci anni or sono. Penso al Tribunale, allo spostamento di buona parte delle AIM fuori dal Centro Storico, penso al Teatro Comunale voluto, la dove si trova, dal sindaco Corazzin e realizzato poi da un suo successore, Enrico Hüllweck. Penso ancora alla organizzazione a livello provinciale del sistema bibliotecario e allo sforzo fatto da una amministrazione, che pur sempre deve ringraziare, ma sul serio, la Fondazione Cariverona, per la riorganizzazione, avviata, della Bertoliana. Nulla di tutto questo , ed altro ancora, messo in cantiere negli ultimi cinque anni. Mi viene da pensare, pur sapendo di trascurare non poche cose, che le amministrazioni del passato, con tutti i limiti che possono aver avuto, e con molte realizzazioni che si sono concluse al tempo attuale, hanno cercato di migliorare la nostra città . Allora mi rileggo le frasi sopra riportate e tratte da un articolo, vivace, di Claudio Tessarolo e pubblicato dal Giornale di Vicenza il 3 aprile 2008, titolato Campagna Elettorale. Iniziativa del PD. Variati in barca: «Per le fognature non s’è fatto nulla». Cose del passato. Infatti, si trattava di una delle esternazioni del candidato sindaco Achille Variati nella sua precedente campagna elettorale, un candidato che poi ha avuto cinque anni di tempo per pensare alle fognature, agli argini del Bacchiglione, alla lotta alle nutrie, di viaggiare per il mondo in cerca di aiuti, di proporre progetti condivisi magari solo dalla stretta cerchia degli amici. Ma nulla di questo è avvenuto. Cinque anni durante i quali si sono verificate tre alluvioni che hanno messo in ginocchio la città , e i vicentini ma che non hanno fatto ritornare alla memoria del sindaco la questione delle fognature. Cinque anni utilizzati a far discutere del Parco della Pace che nemmeno è stato realizzato, per nostra fortuna, ma che comunque dimostra chiaramente che una amministrazione non può essere retta da chiacchiere e proclami ma abbisogna di fatti concreti e l’unico fatto concreto, purtroppo, è stato la lacerazione di una città .
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