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MCS, Pettenò: contorni preoccupanti, è il tipico caso del fare impresa oggi in Italia

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 18 Giugno 2013 alle 21:35 | 0 commenti

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Pietrangelo Pettenò, Consigliere Regionale PRC-FSV - La vertenza dell'azienda MCS Italia di Valdagno sta assumendo contorni preoccupanti e palesa tutte le caratteristiche tipiche del "fare impresa" oggi in Italia e nel Veneto. Uno stile ormai tipico, tutto incentrato sull'obiettivo di produrre guadagno facile, attraverso la svendita degli assets produttivi e la finanziarizzazione dell'economia. Una peculiarità che la dice lunga sulle ragioni della crisi senza precedenti che sta attraversando tutti i territori della nostra regione.

È così che, anche nella provincia di Vicenza, un'esperienza industriale storica - erede della grande tradizione Marzotto e detentrice del patrimonio di conoscenze industriali derivanti dalle esperienze di alcune dei principali brands della moda italiana e internazionale - rischia di essere sacrificata alle logiche perverse dell'economia di mercato di stampo iperliberista.

È assolutamente da combattere il fatto che una realtà manifatturiera come MCS, dalle enormi potenzialità e portatrice di un know how, un patrimonio prezioso per l'intero sistema economico produttivo del Veneto, venga dilapidata e buttata in pasto a logiche e a soggetti finanziari noti per la loro voracità (ricordiamo tutti il ruolo non certo positivo dell'advisor Alixparthners nella vicenda Pansac).

È inaccettabile che si accetti, per la nostra Regione, un destino da "banchetto economico finanziario" per soggetti economici internazionali, che si muovono sulla scorta di logiche di natura speculativa, mai sulla base di progetti industriali credibili. Un convivio nel quale, a far gola, sono solo i Marchi della nostra tradizione industriale, ma esclusivamente quelli perché mai si prendono in considerazione le professionalità esistenti che vengono scaricate sulla collettività come meri costi sociali. È imbarazzante l'assenza di ruolo della classe imprenditoriale del territorio e, più in generale, del nostro Paese.

Ritengo necessario che la Regione Veneto si impegni con il massimo impegno per salvaguardare realtà industriali preziose come MCS Italia, affiancando la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori. Altrettanto urgente appare l'approvazione di un quadro normativo che scoraggi logiche imprenditoriali di natura speculativa e predatoria, a cominciare dal l'approvazione del PdL contro le delocalizzazioni produttive proposto dal gruppo regionale della Federazione della Sinistra Veneta e sostenuto da 50.000 cittadini del Veneto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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