La Cgil d'accordo col GdV: spazio alla Cisal
Sabato 13 Ottobre 2012 alle 14:34 | 0 commenti
«Tra le tante voci spunta anche quella della Cisal di Vicenza. "La nostra azione e quella di Ascom sono servite", afferma il segretario Mirko Maule». Così conclude oggi Il Giornale di Vicenza nell'articolo «Salta il sì al Pum: flop della maggioranza». Non sappiamo se ieri fosse presente fisicamente in aula l'ex sindacalista prima della Cisl e poi della Uil, "transitato", dopo il caso Bts (l'azienda padovana di trasporti che i accusa lui di aver percepito denaro personalmente o per conto della "sua ex" Uil Trasporti Vicenza), come una stella cadente nell'allora ala di Laura Treu del Movimento 5 Stelle, prima di approdare nella stella nascente (nova, supernova o sole, si vedrà ) del sindacalismo berico, la Cisal di Viale Milano.
Ma quello che sappiamo è che giovedì in aula c'era Massimo D'Angelo con tanto di cartello a portare la voce della Filt Cgil, in dissonanza con quella dei propri vertici (che concordano con quelli di Cisl e Uil a favore del Pum), e che lo ha ignorato completamente lo stesso GdV, prodigo, invece, di spazi, da quando "Maule c'è", per la "grande" Cisal ma privo di una riga di approfondimento del caso di presunto sciacallaggio sindacale, denunciato a più riprese su questi media (e ne saprete delle nuove sabato 20 su VicenzaPiù n. 242 e BassanoPiù n. 4).
Ora, oltre ai silenzi della Uil Vicenza di Grazia Chisin, ai contrasti a livello regionale e nazionale su quel sintomo di malagestio e alle amnesie della magistratura, non possiamo non evidenziare che è la Cgil Vicenza della segretaria Marina Bergamin a meritarsi, col suo "regale" silenzio sul caso Bts, e non solo, il downgrading rispetto alla "notissima" Cisal di Maule che le decreta il quotidiano berico rispetto alla "povera" Filt Cgil di D'Angelo, guerriero solitario (?), ma guerriero con vertici apparentemente più omologabili intorno a interessi forti.
La Cisl, almeno, aveva ceduto si era già liberata del "cartellino" di Maule intascato, si fa per dire, dalla Uil locale.
La Cgil, ce lo dichiarò Bergamin, «non entra nel merito di vicende di altri sindacati».
Tra gli gli effetti segnalabili oltre al non contribuire a far chiarezza sul mondo sindacale a vantaggio di Maule, se è incolpevole, o dei lavoratori che si affidano di nuovo a lui sotto l'ennesima bandiera, se ha qualche responsabilità ?
Se c'è uno sciopero Cgil il Gdv titola: «Disagi per gli automobilisti!»
Se la Cgil non assiste un operaio nostalgico, vai con i titoli contro le discriminazioni (e quì apparve per la prima volta il verbo Cisal-mauliano: «lo tutelo io non i vecchi sindacati, Cgil, Cisl e Uil!»).
Se la Fiom Cgil con Zanni e Ferron solleva il caso Chimento, un dramma per 63 operai su 140, due colonnine vanno agli aspiranti derelitti senza lavoro, tutto il resto della pagina al buono e bravo vecchio "paròn", Adriano Chimento.
Se si celebra il processo Marlane Marzotto, in cui la Cgil, quella nazionale, è costituita come parte civile, l'udienza è desaparecida. Come la presenza di Massimo D'Angelo in Sala Bernarda.
Ma, ci potrebbe obiettare la segretaria provinciale della Camera del Lavoro, che non c'è più, «la Cgil c'è sul GdV, eccome!».
Certo, quando è in sintonia, a torto o a ragione, con la linea della proprietà del giornale.
Come per il Pum e per altre scelte fondamentali sul territorio.Â
Mirror, Mirror delle mie brame, chi è la segretaria più "in" del reame?
P.S. Sul cartello di Massimo D'Angelo, per la Filt Cgil, non c'era scritto nulla di violento (vero Marina?): «Sindaco, voglio andare a lavorare, a fare acquisti, a scuola con i bus di Aim. Pum a sostegno del trasporto pubblico»
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