Maule
Giovedi 12 Aprile 2012 alle 23:30 | 0 commenti
Le garanzie di legge sugli indagati sono una cosa; stabiliscono che chiunque, sul piano processuale, è innocente fino a sentenza definitiva di segno opposto. Altra cosa sono le responsabilità politiche. Altra cosa quelle cosiddette oggettive. Questo cappello calza a pennello sulla vicenda di Valter Baruchello, uomo forte del Pdl dimessosi poche ore fa dalla presidenza della vicentina Ftv a causa di una investigazione penale condotta dalla procura di Verona, che ipotizza rapporti illeciti per gli appalti in seno alla spa del trasporto pubblico di proprietà di palazzo Nievo.
Al centro del ciclone d'indagine c'è la Nicolini Gestioni, una srl scaligera attiva in molte realtà pubbliche: e nel Veronese e nel Vicentino.
Marco Milioni su LaSberla.net, era il 7 ottobre dell'anno passato, è stato l'unico cronista ad accendere i fari sugli appalti della Ftv, spiegando che c'erano fondate indiscrezioni, provenienti da contrà Gazzolle, di un malessere proprio in relazione a quell'appalto. Tranne VicenzaPiù nessuna testata locale ha ripreso, men che meno rilanciato, quegli spunti che oggi si sono materializzati nella forma di spettri ben più consistenti.
Ebbene, proprio alla luce dei fatti più recenti appare molto ambigua la presa di posizione della Uil Trasporti di Vicenza, la quale per bocca del suo segretario provinciale Mirko Maule spiega: «Trovo molto strano che l'indagine sia emersa proprio quando si parlava dello scorporo di Ftv, magari è una macchinazione della politica» (nella foto d'archivio da sx Colla, Dalla Pozza, Maule). Così almeno riporta Il Corriere del Veneto di oggi a pagina 13. Ma perché un sindacalista parla così? A quale macchinazione e a quale parte politica si riferisce? Come mai Maule non si concentra invece sulla gravità della ipotesi d'accusa? E perché poi una indagine penale dovrebbe bloccare lo scorporo se questo nulla ha a che fare con l'operato degli inquirenti? Perché il nuovo presidente non può procedere in questo senso? Quali equilibri di potere si sono rotti? Verrebbe da chiedersi. Va ricordato poi il silenzio delle opposizioni di centrosinistra che a palazzo Nievo dopo la deflagrazione dell'affaire Nicolini e dopo le rivelazioni de LaSberla.net sono rimaste rumorosamente in silenzio. A Verona si dice che la società avesse buoni rapporti sia nel mondo del Pdl che in quello del Pd. Vero? Falso? Sta ai politici parlare, prendere le distanze. Rimane da capire un'altra cosa. Appena i giornali hanno pubblicato i primi servizi relativi all'indagine su Baruchello, quest'ultimo si è precipitato a riferire, leggiamo, non al presidente della provincia, il leghista Titti Schneck, bensì al segretario generale Angelo Macchia? Macchia non è che il primo dei dipendenti di palazzo Nievo. Non dovrebbe essere il presidente ad occuparsi per primo di una questione con connotati eminentemente politici? In ultimo, sempre il Corriere del Veneto parla di un uomo di provenienza imprenditoriale come successore di Baruchello. Anche Baruchello è un imprenditore. Per cui basta, coi politici, basta con gli imprenditori nelle società pubbliche, basta coi tecnici. In Ftv ci vada una persona per bene, fuori dai giochi di potere. Che ne so un insegnante, un carabiniere in pensione, un fisico, un biologo, un geologo. Poi si discuterà il resto.
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