Matteo Renzi, il referendum e le bugie sul Pci: postume
Domenica 22 Maggio 2016 alle 09:16 | 2 commenti
Ieri, come riportano i principali giornali, Renzi ha "lanciato" la campagna per il si al referendum costituzionale affermando che Berlinguer voleva una sola camera. Al solito l'imbonitore toscano copre con slogan infarciti di inesattezze (se non di palesi falsità ) le verità . Con quell'affermazione vuol far credere che il PCI avrebbe, oggi, appoggiato la sua (contro)riforma costituzionale e che, grazie a questa, il senato viene abolito. Nulla di più falso. Innanzitutto è bene chiarire che, con la (contro)riforma costituzionale che sarà oggetto, in ottobre, del referendum confermativo, il Senato non viene abolito ma viene trasformato in un'assemblea di burattini "scelti" tra consiglieri regionali e sindaci in base a opportuni criteri che (è facile prevederlo) aiuteranno la maggioranza di governo.
Poi, se è vero che il PCI si era espresso per l'abolizione del Senato, onestà intellettuale imporrebbe di ricordare che questo veniva proposto collegato a una legge elettorale che prevedeva il proporzionale puro, senza sbarramenti. Una legge ben diversa da quella denominata "italicum" che, grazie all'esaltazione delle norme dichiarate incostituzionali per il "porcellum", permette a un'esigua minoranza di ottenere la stragrande maggioranza dei seggi. Una legge (l'italicum) che è troppo simile a quella fascista (legge Acerbo) per risultare democratica.
L'uso strumentale del nome di Berlinguer da parte di personaggi che nulla hanno a che fare né con la sua onestà né con i suoi ideali politici è indicativa della sostanziale amoralità intellettuale dell'attuale presidente del consiglio.
Renzi e i suoi complici sono i principali artefici di quella trasformazione dei grandi partiti di massa italiani in comitati di affari dove si sviluppa corruzione e malaffare. sono protagonisti di quella "questione morale" che proprio Berlinguer denunciava come vero pericolo per la tenuta democratica del nostro paese. Che loro, proprio loro, facciano riferimento a Enrico Berlinguer per sostenere scelte antitetiche a quello per il quale lottava il segretario del PCI, è qualcosa di indegno che dovrebbe indignare profondamente chiunque abbia a cuore verità e giustizia.
Ieri, Renzi non si è limitato a utilizzare il nome di Berlinguer. Nel suo delirio propagandistico ha anche affermato che, se il popolo italiano boccerà la sua (contro)riforma costituzionale al referendum di ottobre, "... il Paese va all'ingovernabilità . Accadrà il paradiso terrestre degli inciuci". Detto da uno che ha fatto accordi con un personaggio come Verdini per ottenere la sua fiducia è qualcosa di incredibile che conferma l'inesistente statura politica e morale di chi governa oggi la nostra "povera patria".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.