Martelletto in esclusiva: le lavoratrici del S. Camillo Ipab ridotte alla fame da Bramasole
Martedi 14 Ottobre 2014 alle 22:45 | 0 commenti
Dopo gli "scontri" con la polizia durante la dimostrazione di ieri è arrivata anche in consiglio comunale la protesta delle lavoratrici (oltre 50 operatrici socio sanitarie) ex Codess che, dopo l'appalto per il S. Camillo Ipab assegnato al massimo ribasso alla cooperativa Bramasole, si rifiutano di acconsentire a un accordo fortemente penalizzante.
Da 38 le ore di lavoro passerebbero per loro a solo 25 con una retribuzione «da fame», ci dicono le lavotatrici, in gran parte straniere, e con un carico di lavoro, di fatto, equivalente, dice il sindacalista Usb Federico Martelletto nell'intervista esclusiva che, davanti ai suoi rappresentati, ci ha rilasciato oggi e che merita di essere vista e "valutata" con attenzione perchè, ci dice un esperto di cose Ipab, «la maggior parte dei costi pro capite per assistere un anziano non è certo l'alimentazione ma proprio il lavoro di assistenza. Abbassarne il costo, a scapito dei lavoratori, è il modo migliore per migliorare la gestione economica degli istituti».
Magari a scapito anche degli assistiti, ma questo, osserva Martelletto, «poco conta» per il commissario Zantedeschi, che, nonostante tutto, ha già ufficializzato con la sua firma l'appalto.
«Bloccheremo le vie di transito se sarà necessario...», questa l'ultima mossa, dopo la presenza in consiglio, le frasi "ufficiali" di Variatia nome di Isabella sala, le parole spese con Raffaele Colombara per chiedere una maggiore attenzione da parte di chi di dovere e dopo il sit in a Venezia domani, mercoledì, per sollecitare lìinteressamento della regione.
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