Maroni non c'è e Lega Nord "salva" Romano da "concorso esterno in associazione mafiosa"
Mercoledi 28 Settembre 2011 alle 22:41 | 0 commenti
Enzo Giordino, Fli Vicenza - Con il voto di oggi contro la mozione di sfiducia al ministro Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, la Lega cosiddetta di governo ha definitivamente abdicato al suo presunto ruolo di partito della legalità . Nonostante l'assenza in aula del ministro Maroni e il ridicolo intervento dello sconosciuto parlamentare che ha preso la parola in nome del gruppo, il partito che vorrebbe rappresentare quel nord sano e produttivo, si è ritrovato compatto nel rinnovare il proprio appoggio ad un ministro e ad un governo che ormai rappresentano solo sé stessi.
Quello scatto d'orgoglio che ormai un gran numero dei parlamentari della maggioranza dichiarano in privato e che smentiscono in pubblico non c'è stato, ma ormai è certo che la base leghista è chiaramente e comprensibilmente stanca di appoggiare un governo che difende gli indagati per mafia e colpisce la parte più debole della popolazione con una finanziaria lacrime e sangue e con provvedimenti che sono inadeguati a sostenere lo sviluppo, unico vero rimedio per l'uscita dalla crisi.
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