Manzato all'Assemblea Coldiretti a Roma: no a aumento Iva prodotti alimentari
Giovedi 5 Luglio 2012 alle 23:14 | 0 commenti
Franco Manzato, Regione Veneto - "Voglio solo sperare che la partecipazione del ministro Corrado Passera stamane a Roma all'Assemblea Nazionale della Coldiretti non sia stata solo una presenza formale e rituale, ma abbia preso buona nota di quanto emerge dal rapporto presentato dal presidente Sergio Marini, che descrive una famiglia italiana più povera, costretta a tagliare pesantemente sulla spesa alimentare e obbligata a sacrifici e rinunce, ma che non può essere ulteriormente bastonata con nuove vessazioni, come l'ipotizzato ulteriore aumento dell'Iva".
L'assessore veneto alla tutela dei consumatori e all'agricoltura, Franco Manzato, fa sentire la sua voce da Roma, dove è in corso l'assise della Coldiretti e dove a tener banco è stata in particolare la relazione intitolata "La crisi cambia la spesa e le vacanze degli italiani", redatta sulla base di dati relativi ai primi cinque mesi del 2012.
Dati che parlano di una spending review già tempo attuata dalle famiglie italiane, costrette a ridurre sensibilmente i consumi, a cambiare il modo di fare la spesa - rivolgendosi sempre più ai discount alla ricerca del prezzo più basso e disertando i negozi tradizionali - ma anche i prodotti che la compongono, privilegiando negli acquisti la pasta e il pane alla carne e al pesce.
"E di fronte a un quadro come questo - si chiede Manzato - il governo Monti pensa si possa aumentare l'Iva ancora di qualche punto? Significherebbe costringere un numero sempre maggiore di famiglie non solo a risparmiare sulla spesa alimentare, ma anche a saltare qualche pasto. Senza contare i danni che l'aumento dell'imposta provocherebbe, oltre che sui consumatori, anche sui produttori. Le nostre filiere debbono già fare i conti con la crisi dei mercati interni, le nostre aziende con un peso sempre più insopportabile di tassazione e l'esecutivo non trova di meglio che prospettarci un nuovo inasprimento fiscale che avrebbe una sola, naturale conseguenza: prezzi più alti e consumi più bassi".
"E' ormai evidente che questo Governo ha riguardo solo per i problemi delle banche - conclude l'assessore -, per le quali valgono tutte le precauzioni e tutele, mentre per le aziende e i cittadini italiani, invece, è sempre e solo tempo di privazioni e legnate".
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