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Davide Tumicelli, Coordinatore Regionale della Giovane Italia  -  Il Coordinatore Regionale della Giovane Italia, Veneto, Davide Tumicelli ( a destra di Alfano nella foto) assieme a tutti i Coordinatori delle 7 Province non si riconosce nelle dichiarazioni fatte sui giornali locali da parte del Presidente Regionale della Giovane Italia assieme ad alcuni Presidenti Provinciali riguardanti la manovra "salva -Italia" proposta dal governo Monti.

Dichiara Tumicelli: "Non ci riconosciamo pienamente in questa manovra ma, d'intesa con la nostra coordinatrice nazionale Annagrazia Calabria, con senso di responsabilità, siamo fiduciosi nelle nostre istituzioni, in particolare, nel nostro Presidente Silvio Berlusconi e nel nostro Segretario Nazionale Angelino Alfano che si stanno adoperando, in questi giorni, per correggere una manovra dura e portatrice di grandi sacrifici per gli italiani. Come movimento giovanile siamo e saremo sempre attenti agli umori e alle molte perplessità della gente nei confronti di questa manovra e nelle stesso momento saremo altrettanto attenti nel presentare al partito nostre idee per cercare di modificarla a favore delle giovani generazioni e di tutta la nostra gente. Molti dei provvedimenti sono necessari e condivisibili, soprattutto per quanto riguarda le misure a favore delle giovani generazioni, come ad esempio le agevolazioni per le imprese che assumono donne e giovani a tempo indeterminato. Anche i tagli applicati ai costi della politica sono equi e vanno nella giusta direzione, mentre rimane piuttosto dubbia e discutibile la norma che di fatto stabilisce l'azzeramento dei gettoni di presenza per tutti gli eletti negli enti di decentramento comunale. Si deve scongiurare l'ipotesi che ad occuparsi di amministrazione locale rimangano soltanto coloro che hanno alle spalle solide possibilità economiche e che siano di fatto esclusi i tanti giovani appassionati che vorrebbero avvicinarsi con entusiasmo alla politica senza però disporre dei mezzi per poter intraprendere autonomamente un proprio percorso amministrativo/politico. In questo momento il movimento giovanile ha il dovere di incalzare il partito in vere battaglie, come quella per l'abolizione della Province, l'accorpamento dei piccoli Comuni, la riduzione del numero dei Parlamentari e dei costi della politica.
Infine dobbiamo tornare a parlare di riequilibrio tra i poteri dello Stato e di lotta alla burocrazia, vero cancro che attanaglia una crescita più forte anche nel nostro Veneto".