Manovra Monti ancora all'insegna dell'iniquità: sciopero generale lunedì
Mercoledi 7 Dicembre 2011 alle 22:17 | 0 commenti
Cgil Vicenza - La manovra finanziaria del Governo Monti è fonte di grande delusione, rabbia e preoccupazione. La Cgil aveva chiesto discontinuità rispetto alle manovre precedenti, già esse ingiuste ed inefficaci a rilanciare crescita e occupazione. Ci troviamo invece di fronte al medesimo impianto: grandi sacrifici per lavoratori e pensionati, timidezza nei confronti di rendite e patrimoni (ridicola la tassazione una tantum per l'1,5% dei cosiddetti ‘capitali scudati'), solo auspici e rinvii su ammortizzatori sociali, evasione fiscale, costi della politica, taglio di spese inutili.
Odioso il blocco della rivalutazione delle pensioni per due anni se non sulle minime. Odioso cambiare in corsa i requisiti per l'accesso alla pensione, quello di anzianità (40 anni) in particolare: questo provvedimento -ingiusto in sé- metterà in crisi migliaia di lavoratori e soprattutto quelli di aziende in difficoltà .
In cambio nulla si garantisce rispetto ai giovani, se non la speranza (vana se la crescita non riprende) che le aziende - agevolate - riaprano la porta alle assunzioni. Quali assunzioni, con quale dei 40 contratti possibili, non si sa.
La somma di provvedimenti pensionistici aumento dell'Iva e quindi dei prezzi
reintroduzione di una nuova Ici anche sulla prima casa
più che probabili aumenti delle addizionali Irpef comunale e regionale
tagli di servizi sul territorio
dà un risultato drammatico per migliaia di lavoratori e pensionati, già sofferenti dopo tre anni di crisi e di retribuzioni e pensioni sostanzialmente ferme.
La ripresa dei consumi interni (e quindi della produzione) sarà una pia illusione e con ciò la spirale della depressione economica sarà destinata ad accentuarsi.
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