Quotidiano |

Manifesto della Cultura rurale

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 8 Marzo 2010 alle 20:36 | 0 commenti

Confavi, Cultura rurale        

 

MANIFESTO PER LA DIFESA E LA PROMOZIONE DELLA CULTURA RURALE
Considerata la società come l'insieme di tutti gli individui che la compongono e la cultura come l'insieme del sapere, dei costumi, delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli ideali, dei diritti e delle abitudini di questi individui in quanto membri di detta società, il presente Manifesto riconosce nella Cultura Rurale una identità fondamentale e particolare e ne valorizza tutti i suoi aspetti.
La Cultura Rurale è frutto delle tradizioni legate al territorio, degli insegnamenti della natura, dei valori fondamentali della vita in generale, dei profondi legami che esistono tra l'uomo e l'ambiente e del processo storico che ha definito l'uomo come parte ed assieme, custode del Creato.
Tale Cultura che rappresenta la totalità dell'ambiente sociale delle campagne e di tutte le realtà che in esso affondano le proprie radici, unisce tra loro le persone tramite i principi già enunciati nella Costituzione Italiana e nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
Essi considerano il riconoscimento della dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, come il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; pretendono che nessun individuo possa essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni del suo onore e della sua reputazione; vogliono garantito, oltre al diritto al lavoro, anche quello alla libera scelta dell'impiego o dello svago; vogliono che nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno debba essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e della libertà degli altri uomini.
È in base a tali principi che il Coordinamento per la Difesa e la Promozione della Cultura Rurale, attraverso tutti gli individui che in tale Cultura si riconoscono, avendo essi un rapporto diretto con la natura o esercitando le attività umane che da sempre accompagnano l'uomo e valorizzano la natura stessa, oltre che la persona,

SOSTIENE

• il riconoscimento del valore sociale della Cultura Rurale e di tutte le attività umane tradizionali che in essa si riconoscono, da ottenersi anche tramite la concertazione tra Istituzioni e chi esercita tali attività, in tutte le fasi di elaborazione, costruzione ed emanazione dei provvedimenti che le riguardano;
• la salvaguardia dell'ambiente e del territorio, coinvolgendo attivamente tutti i soggetti interessati, secondo il concetto ecologico che vede l'uomo e le sue attività legate alla natura, all'agricoltura e agli animali, in un'ottica di sviluppo sostenibile, ma anche di conservazione dei loro valori e rispetto della naturalità e ruralità, quali parti del sistema ambiente, piuttosto che ad un loro uso consumistico;
• la salvaguardia degli animali, non secondo ideologie fuorvianti che vorrebbero umanizzare l'animale, ma su basi scientifiche secondo il principio naturale che persegue la conservazione, non del singolo, ma delle specie, in un'ottica più ampia di tutela della biodiversità;
• la ricerca scientifica, attività essenziale e imprescindibile per accrescere la conoscenza ma anche per supportare azioni concrete al servizio dell'ambiente e dell'umanità, finalizzate al miglioramento della qualità della vita di tutti gli uomini, alla conservazione dell'ambiente che li ospita e a creare sinergie tra le attività produttive e quelle conservative, in modo che le une non penalizzino le altre;
• l'educazione e l'istruzione delle nuove generazioni, che hanno il diritto ad un corretto insegnamento relativo al rapporto uomo-natura, libero da condizionamenti ideologici o emozionali, essenziale anche per una visione di vita più positiva e realistica, da ottenersi anche tramite programmi didattici che tengano conto della ruralità, delle nostre radici, delle nostre tradizioni e tramite la comunicazione, la collaborazione e un interscambio costruttivo anche con tutti gli altri Paesi;
• il rispetto del diritto di tutti i cittadini, ad una corretta informazione, anche garantendo a tutti il contraddittorio sui media, in eguale spazio e visibilità.
CONDANNA
• in modo incondizionato qualsiasi atto o attività, anche solo propagandistica, ad opera di qualsiasi tipo di
organizzazione, ente, gruppo o lobby, che esprima sentimenti contrari ai principi ed ai valori sopra enunciati di cui la Cultura Rurale è portatrice o che miri alla limitazione o alla prevaricazione dei diritti e delle libertà dell'Uomo._

Leggi tutti gli articoli su: Confavi, Cultura rurale, Manifesto Cultura rurale

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network