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Manifestazione rotatoria Dal Molin: fuori le basi militari da Vicenza, sul parco decidano i cittadini

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 4 Agosto 2018 alle 19:16 | 0 commenti

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Ecco il comunicato con il quale gli organizzatori lanciano la manifestazione alla rotatoria nei pressi del Dal Molin di giovedì 9 agosto

La nuova maggioranza comunale ha annunciato una revisione del progetto approvato dalla precedente, e il cambio del nome; annunci ancora vaghi ma alcune idee di fondo sono state annunciate. Parte del Parco verrà destinato alla protezione civile e ai vigili del fuoco; verrà inoltre allestita una pista di atterraggio (per i soldati USA?) e forse si insedierà la facoltà di agraria. 

Una proposta del genere,ovviamente  attuata complessivamente stravolge l’attuale progetto  lasciato in eredità dalla precedente Amministrazione Comunale e se costruita andrà certamente a tradursi in nuova cementificazione.

Facciamo un po’ di storia… Svariati movimenti cittadini, sia civici che politici, tra cui le forze che compongono oggi Eurostop e Potere al Popolo, a suo tempo furono in prima linea nella mobilitazione popolare per impedire la costruzione della nuova base militare USA situata nel lato ovest del Dal Molin.

Si pensava che il popolo potesse contare, che fosse possibile opporsi alla costruzione di una nuova base di guerra. Ma la mobilitazione è stata svenduta per ragioni di stato e di appartenenza alla Nato, posizione rimasta identica in tutti i governi italiani, compreso quello attuale (altro che Terza Repubblica).

Durante quelle “storiche” mobilitazioni la nostra parte politica aveva proposto che in alternativa alla base militare USA fossero dislocate nel ex aeroporto proprio quanto previsto dalla attuale maggioranza e cioè: sede dei vigili del fuoco, e sede della protezione civile oggi dislocata in vari luoghi. Ma la differenza era sostanziale! All’epoca, infatti, l’insediamento militare statunitense non esisteva, e NON avrebbe dovuto essere edificato!Giungendo ai giorni nostri, l’intera faccenda si è piegata alla nefasta logica delle “compensazioni”, e anche questa maggioranza, COME QUELLA PRECEDENTE,  sta dimostrando di non tenere minimamente in conto la presenza di questi ingombranti vicini. Si ingombranti, in quanto la presenza della base militare è un’offesa alla città. I cittadini di Vicenza questa base non l’hanno mai voluta, ma solo subita.

Qualsiasi compensazione va rifiutata, come va rifiutata qualsiasi struttura che favorisca la convivenza e la tolleranza nei confronti delle basi militari presenti in città. Questo “abuso militare” per sua stessa natura non può essere sanato, e dunque si deve procedere ad una completa smilitarizzazione delle intere aree.


Quanto alla questione del nome, a Vicenza esistono numerose vie e luoghi “intitolate alla pace”, che, proprio per la presenza militare di una nazione occupante, con la pace non hanno nulla a che fare! Insomma, in città l’ipocrisia regna sovrana. In questi spazi solo nominalmente “di pace” marciano soldati di una nazione occupante che fa la guerra nel nome di assurde missioni umanitarie, destabilizza paesi come Iraq e Siria, appoggia regimi come quello israeliano, a sua volta occupante la Palestina, promuove sanzioni e blocchi commerciali solo per il proprio tornaconto imperialista. Tutto ciò a noi sembra una mistificazione, e a rigore i nomi andrebbero cambiati per una questione di pura decenza e onestà.Non basterà un parco a farlo dimenticare che Vicenza ha accolto i signori della guerra!

Potere al Popolo non si straccerà le vesti sul nome. Non ci interessa un feticcio consolatorio.

Tutti questi abusi ormai sono insanabili, Potere al Popolo  si batterà affinché il nome e la destinazione  del parco, tramite regolare referendum, siano almeno decisi dalla cittadinanza! Restituiamo il Dal Molin  alla città ai cittadini.

Quell’area deve rimanere un polmone verde per i cittadini essere utile al territorio  e non un’area ad uso  degli americani. Opponiamoci con tutte le forze all’occupazione NATO e alla militarizzazione della città del Palladio!

Leggi tutti gli articoli su: No Dal Molin, Base Usa, Parco della Pace

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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