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Manager vicentini colpiti dalla crisi, una coop in aiuto per trovare lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 19 Novembre 2013 alle 16:03 | 0 commenti

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Federmanager Vicenza - Oltre 12mila manager in meno in due anni e un trend 2013 anche peggiore, che colpisce soprattutto gli ultracinquantenni. La crisi che sta mettendo a dura prova l’occupazione in Italia non risparmia nemmeno i manager, che stanno subendo forti ridimensionamenti sia nel numero di posizioni, sia nelle mansioni.

Per affrontare questa situazione, sempre più accentuata, Federmanager Vicenza ha quindi deciso di aderire ad Adhoc, cooperativa nata alla fine dello scorso anno su iniziativa di Federmanager Trento, che conta attualmente 50 soci, oltre alle due associazioni di categoria e a Manageritalia Italia. Adhoc si propone di unire le necessità delle imprese e quelle dei professionisti, fornendo servizi di temporary management, con impieghi, cioè, finalizzati ad un obiettivo e di durata variabile a seconda delle esigenze.

Le aziende, infatti, pur avendo forte bisogno di professionalità, sempre più difficilmente assumono dirigenti, a causa dei costi e delle piccole dimensioni aziendali, tipiche soprattutto in Veneto. Anzi, in molte realtà sono proprio le posizioni più alte ad essere tagliate, come dimostrano i dati.

In Italia, infatti, il management industriale ha perso 6mila posti nel 2011 e 6.500 nel 2012, con una tendenza nel 2013 anche peggiore. Di questi il 57 per cento è over 50, di cui un 34 per cento di over 55, persone cioè che hanno grosse difficoltà a ricollocarsi e ancora lontane dalla pensione.

Nel 2012 sono aumentate del 4 per cento le uscite di dirigenti da piccole aziende e tra le motivazioni più frequenti vi è la soppressione della posizione. Le donne rappresentano il 13 per cento dei fuoriusciti, anche questa tendenza in crescita. Le aree aziendali più colpite sono commerciale-marketing e quella tecnico-produttiva, mentre tra i settori merceologici quello in maggior calo è l’informatico-elettronico (-32,9 per cento) seguito dal meccanico-siderurgico (-20 per cento).

Il maggior numero dei licenziati sta nel NordOvest, ma il Nordest non viene risparmiato e rappresenta il 12 per cento del totale, con un incremento nel 2012.

A Vicenza Federmanager ha firmato una trentina di transazioni per manager in uscita e altre 10 sono in itinere, mentre un’ottantina riguardano riduzione dei compensi e una decina i demansionamenti. Numeri che non tengono conto, però, delle trattative non condotte in sede sindacale.

Una soluzione è proprio il ricorso al temporary management, l’offerta cioè di manager assunti in base ad un progetto. Come funziona? L’impresa che ha necessità di queste figure si rivolge ad Adhoc che dopo una visita aziendale individua il problema e le figure necessarie. Sceglie quindi, in base alle competenze richieste, il socio più qualificato come “project leader” al quale affianca un gruppo di supporto formato da colleghi. Il professionista entra quindi in azienda con le mansioni e la posizione concordati, per portare a buon fine il progetto in un tempo individuato preventivamente, che può andare da poche settimane a due anni. I progetti in atto sono al momento tre, che occupano sette manager, ma molti altri sono in cantiere.

«È finito il tempo in cui un lavoratore entrava in azienda coi calzoncini corti e ci restava per tutta la sua vita lavorativa – sottolinea Maurizio Pini, presidente di Federmanager Vicenza - Adesso il manager deve dotarsi di una “cassetta attrezzi” piena di competenze sia tecniche che trasversali e sempre ben aggiornata. Quando viene chiamato deve essere pronto ad aprirla, utilizzare gli “attrezzi” per risolvere il problema, e richiuderla in attesa di un’altra chiamata, in Italia o all’estero. Al di là dell’esperienza, insomma, devono essere i risultati a parlare, perché oggi non è più possibile bluffare. In un mondo del lavoro di questo tipo il lavoro di Adhoc è senz’altro un’opportunità». Dell’argomento si parlerà giovedì 21 novembre alle 19.30 al ristorante “La Genziana” di Altavilla.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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