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Malga Zonta, Roberto Fogagnoli del Prc Vicenza: "il sindaco Orsi si vergogni"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 12:18 | 2 commenti

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Riceviamo da Roberto Fogagnoli, Segretario provinciale PRC, e pubblichiamo

Due o tre cose in merito ai fatti di Malga Zonta dello scorso 15 agosto, quando il sindaco di Schio Valter Orsi è stato giustamente fischiato (leggi qui). Si continua a voler imporre l’idea che, in fin dei conti, la lotta di Liberazione ha visto la contrappo sizione di due parti (partigiani e nazi-fascisti) che avevano le stesse ragioni. Questo becero revisionismo deve finire: i nazi-fascisti e i repubblichini stavano dalla parte di chi voleva morte, sopraffazione, genocidio, razzismo (ed uno dei repubblichini e fucilatore di partigiani più allineati fu Giorgio Almirante a cui si vorrebbe dedicare una strada a Noventa Vicentina); essi volevano un’Europa ariana e etnicamente pura: Ignobile.

Il partigiano Valentino Bortoloso “Teppa” era stato insignito della medaglia alla resistenza per la sua partecipazione alla guerra partigiana; per l’altra tragica vicenda, l’assalto alle carceri mandamentali di Schio nel luglio 1945, egli subì un processo e si fece dieci anni di galera; quanti fascisti si fecero tanta prigione, nonostante si fossero macchiati di 20 crimini orrendi, direttamente o indirettamente? Basta disegnare i morti nelle carceri di Schio come gente innocente: essi furono, direttamente o indirettamente, coloro che torturarono e affamarono e imprigionarono la popolazio ne dell’Alto vicentino; tanto per restare in tema riprendiamo l’esempio di Almirante: pur essendo stato un criminale repubblichino non si è fatto un giorno di prigione ed è poi entrato in parlamento.

Il sindaco Orsi si vergogni; bene hanno fatto i miei compagni e tutti i sinceri democratici a fischiar lo; ed egli non ha nessun diritto di nascondersi dietro la libertà di parola e pensiero che la nostra Costituzione, sgorgata proprio dalla lotta di Liberazione dai nazi-fascisti, propugna; la nostra Costituzione prevede anche il divieto della ricostituzione del Partito Fascista e la propaganda delle idee nazi-fasciste in ogni forma; il sindaco di Schio, solo pochi giorni fa fece un comizio davanti a nazi-fascisti istigando la popolazione al razzismo; un essere del genere non ha diritto di parola, non ha il diritto di stare sul palco dove si commemorano giovani vite spezzate da criminali, non ha diritto di invocare la nostra Costituzione quando è pronto a buttarla nel cesso.

Finalmente a Malga Zonta la vera commemorazione ed il ricordo sincero dei morti per la nostra libertà prevale sullo stantio formalismo che lassù ed altrove ormai ingrigisce qualsiasi memoria storica.

 

Di seguito invece la lettera di Fogagnoli riguardante la manifestazione tenutasi a Schio il 3 agosto:

Mercoledì 3 Luglio, a Schio,è andato in scena uno spettacolo indecoroso per una popolazione una volta operaia, accogliente, disponibile; uno spettacolo preparato da partiti, liste (non)civiche, gruppi nazifascisti come Casa Pound, sobillatori altrettanto fascisti come Alex Cioni, con il vergognoso, ideologico, basilare appoggio e fiancheggiamento del sindaco di Schio,  che si è dimostrato spudoratamente di parte, e di altri sindaci della zona, altrettanto schierati con una sola parte della popolazione, anzi autori essi stessi dell’esarcebazione degli animi e delle pance.

La manifestazione davanti all’hotel Eden era tutto fuorchè una richiesta di chiarezza, di pulizia, di giustizia, come i promotori volevano far credere; quale sistemazione dell’hotel, quale prima noi, quale indignazione contro chi si arricchisce del commercio dei corpi.

Il gruppo di persone che là si sono riunite, ascoltando solo le loro budella, abilmente strizzate da esperti manipolatori volevano solo cacciare persone, uomini e donne, che cercano nel nostro paese riparo dalle guerre e dalle ingiustizie, che molto spesso noi stessi, mondo “civile” creiamo nei luoghi in cui essi vivono: la Libia, da anni teatro della guerra occidentale, bombardata e divisa, La Siria massacrata, l’Afghanistan stuprato, il Kurdistan violentato e colpito a morte, e tutti i paesi dell’Africa che, poiché casseforti di beni e materie che al mondo “progredito” interessano molto, scoppiano per colpi di stato, finte rivoluzioni, guerre per bande e per etnie, sobillate da USA ed Europa.

I signori che hanno portato in strada qualche centinaio di persone non hanno nessuna voglia di aiutare i propri concittadini, ad essi non importa un fico secco di noi, dei nostri problemi, della povertà che diventa sempre più evidente, del malessere che distrugge famiglie e comunità; ai sindaci Orsi, Boscoscuro, Capovilla, Guglielmi non importa per nulla dei documenti, della legalità e di quant’altro hanno blaterato in questi giorni altrimenti sarebbero stati, in questo anno di emergenza, veramente in prima linea nella lotta contro sedicenti cooperative che hanno sfruttato e stanno tutt’ora sfruttando questi poveri diavoli per intascare soldi italiani ed europei senza dare nulla in cambio.

Dove sono stati i signori sindaci quando cittadini consapevoli, giusti hanno donato il loro tempo, soldi, aiuti, ospitalità a ragazzi trattati come bestie e rinchiusi in case fatiscenti e pericolanti in mezzo ai boschi delle nostre montagne. Quando si sono resi disponibili ad andare a vedere cosa realmente succede(va) nelle Contrà di Valli, a S. Pietro Valdastico a Cesuna, a Tonezza, a Vicenza.

E’ vero, gli Italiani stanno male, sono senza soldi, molti hanno perso il lavoro e la casa e i diritti alla salute, alla pensione etc. Ma se questo succede, signori sindaci dal cuore sporco, è colpa di quei poveracci che arrivano nudi sulle nostre coste, dopo viaggi che durano anni? Avete mai provato a parlarci insieme? Beh, il sottoscritto lo ha fatto e lo fa e riceve in cambio affetto e stima e ringraziamenti, non dalle autorità e dalle amministrazioni, ovviamente.

E’ vero gli Italiani stanno male, ma dove sono stati i sindaci quando sono venute alla luce le ruberie delle banche? solo ieri hanno messo agli arresti domiciliari  (non in galera, si badi bene) l’amministratore delegato di VenetoBanca che si è intascato ( non da solo, ovviamente ) la ricchezza dei risparmiatori veneti e vicentini: centinaia di milioni che dalle tasche dei lavoratori e dei pensionati sono entrate nelle tasche di chi comanda; dove sono i sindaci di tutta Italia che stanno a guardare una stirpe di faccendieri e approfittatori, gli Agnelli, che dopo avere goduto per 60 anni dei benefici dello Stato sotto forma di industrie regalate, di finanziamenti a fondo perduto, di defiscalizzazioni etc, ora se la svignano come mariuoli impoverendo vieppiù il nostro Paese?

Questi sono coloro che ci impoveriscono, che ci distruggono la vita, che, per il loro tornaconto personale, sono pronti a passare sul corpo di chiunque. Solo quando i sindaci dell’alto vicentino e i loro sodali faranno una manifestazione per recuperare i miliardi rubati dai capitalisti veneti ai loro concittadini solo allora saranno credibili; fino ad allora saranno solamente fomentatori di odio e razzismo, cosa che, secondo la nostra Costituzione, dovrebbe essere punita. Ma tant’è l’Italia è un povero paese allo sbando.

 

Leggi tutti gli articoli su: Roberto Fogagnoli, Valter Orsi, Malga Zonta

Commenti

Inviato Mercoledi 17 Agosto 2016 alle 19:44

Sui morti nelle carceri di Schio, assassinati in decine, senza la possibilità di difendersi da persone "armate" e motivate ad uccidere, si può leggere solo uno dei tanti episodi di odio, di desiderio di vendetta, dettato NON da volontà di "giustizia", ma da motivazioni e istinti animaleschi, bestiali, il peggio della barbarie.
Certo, chi ha sbagliato -allora- ha pagato il suo debito con la giustizia, ma rimane pur sempre l'assassinio volontario di "persone inermi", quando la guerra era già terminata, per le persone normali.
Tutto nasce -e non va dimenticato- perchè qualcuno avrà bene proposto il signor Bortoloso per la medaglia d'oro della resistenza.
Aveva senso dopo 70 anni o era solo una provocazione ?
Inviato Giovedi 18 Agosto 2016 alle 12:23

Fogagnoli farebbe bene a far autocritica pubblica e totale sul comunismo, anche quello italiano, che ancora oggi lui crede una mammoletta e non l'autore di decine e decine di milioni di morti.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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