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Mail ai deputati per rispettare i referendum: No a privatizzazione servizi pubblici locali

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 10 Settembre 2011 alle 10:49 | 0 commenti

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AcquaBeneComune  -  No alla privatizzazione dei servizi pubblici locali! Si rispetti l'esito dei referendum del 12 e 13 giugno!

Venerdì 9 e sabato 10 settembre stiamo chiedendo ai Deputati di rispettare la volontà popolare espressa con i referendum. Il 7 settembre il Senato ha votato la fiducia al decreto sulla manovra economica all'interno del quale (art. 4) viene riproposta la privatizzazione dei servizi pubblici locali di fatto disconoscendo l'esito dei referendum del 12 e 13 giugno. A partire dall'8 settembre la Camera dei Deputati (Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio) ha iniziato l'esame del testo giunto dal Senato.
E' previsto un iter molto rapido per cui già nei prossimi giorni il decreto passerà all'esame dell'aula della Camera. Per questo abbiamo sollecitato e sollecitiamo tutte/i ad inviare il 9 e 10 settembre a tutti i Deputati la lettera che trovate di seguito.

Di seguito trovate il testo da inviare, la quale riprende la lettera aperta del Forum dei Movimenti per l'Acqua, e in allegato l'elenco degli indirizzi e-mail dei Deputati (N.B.: La redazione di VicenzaPiu.com, non potendo pubblicare tutti gli indirizzi mail suddetti fornirà ai suoi lettori, che vogliano spedire la lettera, il servizio di invio dell'elenco fornito da AcquaBeneComune a semplice richiesta tramite mail indirizzata a [email protected]).
IMPORTANTE:
PER EVITARE DI VEDERSI BLOCCATA LA PROPRIA CASELLA DI POSTA (CHE AL MASSIMO PUÃ’ INVIARE MAIL A CIRCA 500 DESTINATARI OGNI 24 ORE), SCEGLIETE SOLO UNO GRUPPI DI INDIRIZZI, GLI ALTRI LI INVIERETE UNO AD UNO NEI GIORNI SUCCESSIVI.
PER FARE IN MODO CHE OGNI GIORNO SIANO COINVOLTI TUTTI I DEPUTATI, SCEGLIAMO I GRUPPI A CASO E NON TUTTI IL PRIMO

Testo della mail da inviare:

Oggetto: No alla privatizzazione dei servizi pubblici locali! Si rispetti l'esito dei referendum del 12 e 13 giugno!

Gentile Onorevole,
il 12 e 13 giugno il voto referendario di ben 27 milioni di cittadine e cittadini italiani di ogni espressione politica ha chiaramente indicato la voglia di partecipazione attiva alle decisioni importanti per il Paese: servizi pubblici locali, beni comuni, energia, giustizia.
Chiara è stata la risposta dei cittadini: NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali d'interesse generale, a partire dalla gestione dell'acqua ma non solo, NO ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali.
Le persone hanno chiaramente indicato alla rappresentanza politica una nuova stagione che metta al centro l'essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating e la speculazione finanziaria.
Purtroppo il Governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma, con la manovra economica approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso e su cui è stata posta e votata la questione fiducia il 7 settembre al Senato, ha riproposto (negli articoli raggruppati sotto il Titolo II) in altra forma la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare.
Infatti, l'articolo 4 sostanzialmente ripresenta il vecchio Decreto Ronchi e persino nuove date di scadenza per le prossime privatizzazioni dei servizi pubblici locali. Addirittura l'articolo 5 arriva a dare un premio in denaro agli enti locali pur di convincerli a lasciare al mercato delle privatizzazioni i propri servizi essenziali per le comunità. Un premio che dovrebbe servire per fantomatici investimenti infrastrutturali quando invece ai Comuni vengono sottratti trasferimenti essenziali per le loro funzioni.
Tutto ciò - oltre a non rispettare la volontà di partecipazione e le decisioni che i cittadini impongono ai rappresentanti politici - è una chiara violazione della Costituzione poiché il popolo italiano si è pronunciato con referendum contro l'affidamento al mercato di tutti i servizi pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione è vincolante (come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte costituzionale).
Purtroppo ciò sta avvenendo in un colpevole silenzio politico generalizzato che non rispetta il voto dei cittadini (di qualsiasi colore politico).
Ci rivolgiamo a voi, Deputati della Repubblica Italiana, che vi accingete a discutere il decreto sulla manovra economica affinché venga stralciato l'art. 4 e l'art. 5 del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto in modo da non deformare l'esito referendario e si rispetti l'indirizzo chiaro della volontà popolare.

.........., 9 Settembre 2011.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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