M5S: è grave il no a doppia preferenza di genere in regione
Giovedi 22 Gennaio 2015 alle 23:34 | 2 commenti
Il 21 gennaio il Consiglio Regionale del Veneto ha bocciato la proposta di modifica della legge elettorale regionale n.5 del 16 gennaio 2012, "Norme per l'elezione del Presidente della Giunta e del Consiglio Regionale" che prevedeva l'introduzione della doppia preferenza di genere. I candidati al Consiglio Regionale per il Movimento 5 stelle hanno espresso la seguente dichiarazione comune.
"La doppia preferenza è uno strumento che nulla avrebbe tolto a nessuno, rimanendo inalterata la possibilità di esprimere una sola preferenza, ma che avrebbe agevolato, senza nulla imporre, una migliore e più equa rappresentanza di genere nelle istituzioni politiche.
Grave appare quindi il senso di irresponsabilità di buona parte dei membri del Consiglio che o astenendosi, o non votando o rendendosi non presenti, hanno fatto mancare la maggioranza qualificata necessaria perché l'emendamento passasse, impedendo così l'approvazione della modifica alla legge suddetta, non negandosi, però, le garanzie di un mandato assicurato per altri 10 anni. La linea delle buone intenzioni contenute nella proposta di emendamento alla legge di cui si parla si è rivelata per quello che era: nient'altro che fumo negli occhi!
Con quale coraggio questa Giunta pensa di riproporsi al governo della Regione riducendo nei fatti la rappresentanza a metà dei cittadini veneti?
Il comportamento sopra descritto manifesta chiaramente una visione superata dei rapporti tra i sessi, in contrasto con le stesse norme europee e il timore, soprattutto, di dover rinunciare a qualche poltrona. Non hanno ancora capito che la buona ‘governance' non può più prescindere da un pieno contributo femminile a quelli che sono gli interessi generali."
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