M5S: dossier esclusivo di Berti su "La notte delle marchette" in Regione Veneto
Martedi 19 Maggio 2015 alle 17:24 | 0 commenti
Il Movimento 5 Stelle rende noto un dossier (clicca qui per aprire il documento) su quella che ha ribattezzato "La notte delle marchette", una "vergognosa delibera del consiglio regionale che Jacopo Berti ha commissionato a un analista: tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla notte delle marchette e che non avete mai osato chiedere". Di seguito la nota ufficiale che spiega la situazione e le parole del candidato alla presidenza del Veneto Jacopo Berti.
Cinquanta milioni di euro, quasi 350 voci e una marea di contributi a cascata su tutto il Veneto.
Fin qui niente di nuovo, purtroppo: sono i dati della vergognosa delibera della "Notte delle marchette", che ha fatto piovere soldi elettorali su tutta la regione.
Sapevate però che il 33,7 per cento dell'intero pacchetto è finito in provincia di Padova?
E che a Rovigo è andato solo l'1,3 per cento delle risorse vomitate dal consiglio regionale in una notte?
Sapevate che, tanto per confermare il vecchio detto che definiva il Veneto la “sagrestia d'Italiaâ€, la parola "parrocchia" compare addirittura una cinquantina di volte nel documento?
Sapevate poi che nella delibera i capitoli dedicati ad assistenza sociale e sanità sono solo una manciata, in confronto a una valanga di donazioni a orologeria?
Noi no, ma ora lo sappiamo: è tutto contenuto nel dossier che Jacopo Berti, candidato alla presidenza del Veneto per il Movimento 5 Stelle, ha fatto eseguire a proprie spese a un analista esperto. Le sorprese non mancano e l'impressione di trovarsi di fronte all'ennesima infornata di regali da ultimi giorni di Pompei è sempre più forte. Il dossier è allegato a questa mail in formato Excel: dentro c'è tutto, basta “smanettare†un pochino e le sorprese non mancheranno.
“Ecco il becchime elettorale con cui la solita politica, quella fatta di favori e amici degli amici, si autoalimenta – tuona Berti - la notte delle marchette è il classico scempio di denaro pubblico, dove i politici mangiano, regalano, compranoâ€.
“Basta! – continua il candidato - come si può vedere dal caso di San Martino di Lupari, che da solo porta a casa un venticinquesimo dell'intera delibera e guarda caso è il Comune degli assessori regionali Conte e Zorzato, questo è il classico schema di una politica che non ha niente da dare, ma solo denaro ai soliti noti per comprare voti e poltroneâ€.
“Con 50 milioni potevamo sistemare le scuole, assumere i precari, aiutare gli infermieri, dragare bocche a mare, stabilizzare il dissesto idrogeologico, comprare vagoni per i pendolari – è il commento di Berti – invece, come al solito, ecco i predoni del deserto che sanno solo saccheggiare e lasciare terra bruciata intorno a loro. Con 50 milioni potevamo far partire duemila aziende dando loro 25.000 euro, aiutare gli imprenditori in difficoltà . Invece con quei soldi comprano i voti! Ecco la politica e la classe politica del Veneto. Il 31 maggio mandiamo a casa queste sanguisughe e riprendiamoci ciò che è nostro! I soldi dei veneti ai venetiâ€.Accedi per inserire un commento
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