Quotidiano | Categorie: Politica

M5s denuncia rischi acqua per tubature di amianto e inquinamento Pfas

Di Edoardo Pepe Lunedi 2 Marzo 2015 alle 15:36 | 1 commenti

ArticleImage

"Stanno trasformando l'acqua in veleno. Ecco come restituiremo l'acqua ai veneti". Jacopo Berti, candidato presidente Veneto per il Movimento 5 Stelle torna sul tema acqua per quanto riguarda l'inquinamento da Pfas "con 300mila cittadini veneti a rischio delle province di Vicenza, Verona e Padova". Il Gruppo del Movimento 5 Stelle Creazzo invece denuncia il pericolo "dell'acqua che beviamo scorre in tubature di amianto" chiedendo chiarimenti ad Acque Vicentine.

Le due note del M5s:

Sostanze perfluoroalchiliche sono state immesse nell'ambiente durante anni di utilizzo di composti chimici nelle aziende del Veneto centrale specializzate nella produzione di piatti e bicchieri di carta: i composti venivano usati per impermeabilizzare i prodotti, ma con il tempo hanno inquinato le falde acquifere dell'area compresa fra Cologna Veneta, Lonigo e Montagnana. 

Molti Comuni hanno già imposto ai residenti di verificare lo stato di salute dei pozzi privati. E ora scattano le ordinanze che obbligano la popolazione a non usare l'acqua di quei pozzi. La situazione, che sta spaventando centinaia di migliaia di persone, è resa ancora più complicata dall'assenza di una normativa sui limiti di concentrazione di queste sostanze nell'acqua destinata all'uso umano o agricolo.

«Da bene pubblico e fonte di vita, l'acqua in Veneto sta diventando veleno – sottolinea Jacopo Berti, candidato presidente del Movimento 5 Stelle alle regionali - anziché tutelare la salute dei veneti, i Comuni la mettono a rischio. Perché mai dovrebbero essere i cittadini a preoccuparsi dello stato delle proprie acque? Le famiglie devono potersi sentire sicure di aprire il rubinetto e bere l'acqua pubblica. Così, invece, la politica locale sta togliendo l'acqua ai veneti».

Il Movimento 5 Stelle in Regione risolverà questo gravissimo problema in modo pratico.

«L'acqua – ribadisce Berti - è una delle nostre 5 stelle e sarà una delle nostre priorità: disporremo indagini diffuse sull'inquinamento non solo dell'aria, ma anche del suolo e delle falde acquifere con relativa mappatura. Sosterremo l'agricoltura biologica per eliminare gradualmente l'uso massiccio di pesticidi, che sono una delle maggiori cause di inquinamento delle falde acquifere, incentivando sistemi di coltivazione sostenibili e biodinamici. Faremo indagini epidemiologiche per una valutazione economica dell'impatto sulla salute dell'inquinamento chimico presente nella nostra regione. Chi ha sbagliato pagherà. Destineremo più risorse in tema di sicurezza idraulica e idrogeologica».

Restituiremo l'acqua ai Veneti!

 

C’è un rischio che non ci piace. Il rischio di inquinamento da amianto proveniente dalle tubazioni per la distribuzione dell’acqua potabile. In Italia, l’entità del problema dovrebbe corrispondere a circa 100 mila chilometri di tubazioni.

Un rischio duplice se pensiamo a fenomeni di usura di queste tubazioni causati dalle escursioni termiche e da fenomeni sismici seppur di modesta entità.

L'impatto sulla popolazione ha un nome: neoplasie. Ricercatori hanno già focalizzato questo problema e il numero di mesoteliomi pleurici nei quali non si riesce a ricostruire le esposizioni riguardano le donne, perché trascorrono più tempo in casa e sono più esposte all’inquinamento sia per ingestione che ambientale.

La Comunità scientifica è assolutamente convinta che ci sia un impatto cancerogeno negativo anche sull’apparato gastro-enterico.

La Società Acque Vicentine del gruppo A.I.M. SpA che gestisce il servizio idrico dell'acqua per Vicenza e per Creazzo con 31 Comuni Soci e con capitale, al momento, totalmente pubblico ha l'obbiettivo, tra gli altri, di salvaguardare il benessere dei cittadini attraverso la fornitura di un servizio idrico efficiente, sano e rientrante sempre nei migliori valori di purezza prevista dalle normative nazionali e internazionali. La stessa Società dichiara: “Acque Vicentine è consapevole di rivestire un ruolo chiave nella tutela della salute e dell’ambiente vicentino. Perciò svolge la propria missione con serietà, impegno ed accuratezza.” Nel sito internet della Società sono consultabili i dati circa la qualità dell'acqua nei singoli Comuni ma non sono evidenziati i valori circa la presenza di fibre sottili rilevabili al microscopio di amianto bianco crisotilo, cancerogeno, o la presenza anche di anfiboli, vale a dire amosite e crocidolite. Quest’ultimi cancerogeni come il crisotilo, però più aggressivi.

Il Movimento 5 Stelle di Creazzo pertanto interroga il Sindaco per sapere se nella rete di distribuzione dell'acqua di Creazzo vi sia ancora la presenza di manufatti di cemento/amianto e se l'azienda sopra indicata sia in possesso di una mappatura della rete distributiva dell'acqua, nello stesso Comune, con la tipologia delle condutture utilizzate al momento e del posizionamento delle stesse. Il passo successivo sarà porre in atto tutte le azioni conseguenti per verificare la presenza, nelle tratte eventualmente interessate, degli agenti cancerogeni indicati in premessa. Dopo le dovute ricerche e in presenza di dati scientifici sarà doveroso informare la popolazione sulla pericolosità dell'uso dell'acqua condotta nelle abitazioni da condutture in cemento-amianto. Qualora sia riscontrata la presenza di amianto, quali rimedi intenderà intraprendere verso la società AIM affinché riporti la rete distributiva nella norma? Vi terremo aggiornati sulle risposte.

 


Commenti

Inviato Lunedi 2 Marzo 2015 alle 20:55

Concordo, la prima cosa da fare una volt ani regione è chiedere che sia avviato una screening immediato con il monitoraggio negli anni futuri dei residenti nelle zone più contaminate. e che l'indagine sia effettuata da esperti indipendenti.Cosa che l'associazione dei Medici per l'ambiente chiede da oramai due anni, inutilmente. Nel frattempo spendono 2600000 euro ogni sei mesi per i filtri, e 450.000 euro in tre anni per la "consulenza" dell'Istituto superiore di Sanità
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network