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L'ultima ora del quotidiano locale: il rilancio di Luca Ancetti punta sul “gatto prigrone” e la “salsa col dito”? E Armellini se ne va

Di Edoardo Andrein Domenica 27 Novembre 2016 alle 14:58 | 0 commenti

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Prima il cambio burrascoso di direttore, con Ario Gervasutti che dopo sei anni ha "lasciato" la guida a Luca Ancetti, anche se alla base del cambio non pare ci fosse la linea editoriale. Poi gli ultimi dati sulle vendite che crollano a un totale di 29.680 copie al giorno, tra stampa e digitali. Tempi duri per il quotidiano cartaceo locale di Vicenza. Una crisi generalizzata dei giornali cartacei italiani che secondo i dati diffusi in questi giorni da una ricerca dell'ufficio studi Mediobanca, negli ultimi cinque anni ha visto i principali nove gruppi editoriali italiani perdere il 32,6% del fatturato (-1,8 miliardi), cumulato perdite per due miliardi e ridotto la forza lavoro di oltre 4.500 unità scendendo a 13mila dipendenti. Un trend quello del taglio dei dipendenti che starebbe proseguendo anche quest'anno.

Dal 2011 al 2015 le vendite di quotidiani sono scese di un milione di copie: da 2,8 a 1,8 milioni (-34%), anche se Cairo e L'Espresso sono in utile nel quinquennio e Mondadori è attesa a un risultato positivo quest'anno.

Su cosa punterà il nuovo direttore Ancetti, dopo 36 anni a Tva, per rilanciare il giornale di cui ha preso le redini?

A una bella sferzata sul web probabilmente. Con contenuti di qualità per raggranellare non solo clic ma anche "appetibilità" giornalistica.

Una mattina qualunque (provate anche voi così i clic casuali del GdV aumentano, di quelli non siamo gelosi) abbiamo dato uno sguardo alle notizie dell'ultim'ora del giornale (nella foto) imbattendoci ne “Il gatto pigrone: la macchina va, ma lui ci resta sopra”, o “Bottura assaggia la salsa col dito. Critiche dei fan, e lui: “Era per me”.

No, nessun virus o attacco hacker.

Scorrevano sotto i nostri occhi e non è servito nemmeno stropicciarli.

Che si trattasse di uno scherzo di qualche ex direttore?

Di sicuro ripensando al "gatto prigrone" e alla "salsa col dito" una bella risata ce la siamo fatta.

C'era una volta "l'ultima ora" dei quotidiani, non vorremmo si stia accelerando quella del quotidiano locale dopo che sta iniziando a sganciarsi da Athesis, la casa editrice del GdV, la famiglia Armellini, il socio privato storico e più importante di Confindustria Vicenza e Verona, come scrive nel suo numero di ottobre il mensile specializzato Prima Comunicazione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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