L'ULSS 6 gestirà l'ARCA
Mercoledi 16 Settembre 2009 alle 17:34 | non commentabile
Comune di VicenzaÂ
L'ARCA, Centro regionale di protezione e cura dei minori vittime di abuso, verso la totale gestione dell'Ulss 6
Comune di Vicenza, Ipab e Ulss 6 tutti d'accordo nell'individuare quest'ultimo come il soggetto più indicato a diventare il gestore dell'ARCA, il Centro regionale di protezione e cura dei minori vittime di abuso.
Questa mattina, su richiesta dell'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari, la giunta comunale ha ratificato l'accordo di programma già condiviso a metà agosto tra i tre enti per riorganizzare e migliarare il servizio.
"Nato nel 2002 dal Comune di Vicenza che ha operato in accordo con Ipab e Ulss 6 - ricorda Giuliari - il centro l'ARCA vive con finaziamenti regionali, peraltro in progressivo calo. Malgrado la delicatezza e l'importanza del servizio, l'anno scorso la nostra amministrazione ha ereditato una situazione di frammentazione e disorganizzazione, sia dal punto di vista della gestione, sia sul fronte degli spazi. Di qui la decisione, con Ulss 6 e Ipab, di rivederne l'organizzazione e, considerato che il servizio sta assumendo sempre più una valenza sanitaria, di traghettarne tutte le funzioni all'azienda sanitaria locale".
Entro quest'anno, dunque, il Centro passerà in totale gestione all'Ulss 6. Tuttavia, fino a che quest'ultima non troverà una sede più idonea, l'ARCA resterà a San Rocco; il Comune, inoltre, assegnerà in comando al'Ulss l'assistente sociale che ha seguito fino a qui il Centro. Anche tutta la dotazione strumentale e i futuri finanziamenti regionali passeranno logicamente all'Ulss.
"L'obiettivo comune - commenta Giuliari - è stato mantenere ed estendere a tutto il territorio questo servizio, assicurandogli spazi, organizzazione e professionalità più facilmente e naturalmente reperibili nel contesto ospedaliero, con lo scopo di rilanciarlo".
Dal 2004 al 2008 l'ARCA ha seguito 374 minori vittime di abusi o di maltrattamenti. Nel solo 2008 i casi sono stati 92: 65 femmine e 27 maschi, in maggioranza italiani.