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Luigi Di Maio cancellerà spesometro, redditometro e studi di settore: peccato siano già stati cancellati

Di Giorgio Langella Domenica 3 Giugno 2018 alle 17:24 | 0 commenti

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Come riportato da varie fonti Luigi Di Maio, il nuovo "doppio" ministro del lavoro e dello sviluppo economico, nonché vicepresidente del consiglio dei ministri, ha affermato ieri: "Tra le iniziative da affrontare subito, nel breve medio e lungo periodo, ci sono il via allo spesometro, al redditometro, agli studi di settore.". Lo ha detto con il chiaro scopo di attribuirsi il merito di tali "cancellazioni". In questa maniera ha dimostrato, non volendo dubitare della sua buonafede, una rilevante dose di incompetenza o, per lo meno, di ignoranza e mancanza di informazione (cose molto gravi per un ministro).

E poi, davanti a una folla plaudente, ha, tra l'altro, dichiarato: "Adesso lo Stato siamo noi", dimostrando così, una certa confusione tra i concetti di Stato e Governo.

Riguardo alla prima affermazione è bene ricordare (si riprende quanto si può trovare facilmente in internet) che l'abolizione dello spesometro era già prevista nella legge di Bilancio del 2018 e, come preannunciato, avverrà nel 2019 come effetto della fattura elettronica obbligatoria. Per quanto riguarda gli studi di settore, questi verranno sostituiti (è già previsto) dagli Indicatori sintetici di affidabilità (ISA). Il redditometro, invece, è praticamente in disuso da tempo, tant'è che, come testimoniano i numeri forniti dalla Corte dei Conti, nel 2016 gli accertamenti sono stati 2.812 su 41 milioni di contribuenti e 5 milioni di partite Iva.

Non c'è che dire. Promettere di abolire alcune incombenze che sono già state cancellate di fatto o certamente lo saranno, non depone a favore della professionalità di chi se ne prende il merito. Se tali affermazioni, poi, sono fatte da chi si appresta a governare il paese promettendo "il cambiamento", il futuro che ci aspetta non promette nulla di buono.

Leggi tutti gli articoli su: Redditometro, Studi di Settore, ISA, spesometro, Luigi Di Maio

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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