Ludopatia, partono domani nel vicentino le conferenze-spettacolo "Mettiamoci in gioco per il nostro futuro"
Mercoledi 1 Ottobre 2014 alle 14:37 | 0 commenti
 
				
		Comune di Vicenza - Anche se non ci sono dati certi, si stima che in Italia siano almeno un milione le “vittime†dirette del gioco d’azzardo – i giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza. Ad essere a rischio non sono solo i giocatori ma anche le famiglie, che si indebitano, e la società intera, che deve fare i conti con i costi sanitari, sociali, relazionali e legali di questo fenomeno.
Un problema intercettato sia dalla Caritas Vicentina, attraverso la rete  dei servizi-segno e dei centri di ascolto delle Caritas parrocchiali,  sia dalle banche di credito cooperativo e casse rurali e artigiane,  attraverso i loro operatori bancari.
 Preoccupati della dimensione che il  gioco d’azzardo patologico negli ultimi anni ha assunto nella provincia e  diocesi di Vicenza, e delle drammatiche conseguenze sulle tante persone  e famiglie che rimangono intrappolate nella spirale della patologia, la  Fondazione Bcc/Cra della provincia di Vicenza e la Caritas diocesana,  in collaborazione con la Cooperativa Nuova Vita e l’Ufficio della  Pastorale della scuola della diocesi di Vicenza, lanciano l’iniziativa  “Mettiamoci in gioco per il nostro futuroâ€, che  prevede una serie  articolata e sinergica di azioni di sensibilizzazione-prevenzione, di  informazione sulle possibilità di aiuto e di formazione degli operatori  bancari.
 “Oggi c'è una grande novità – ha  osservato il sindaco Achille Variati a palazzo Trissino questa mattina  durante la presentazione dell'iniziativa -. Sapevamo infatti che fossero  sul tema sia i Comuni, compresa l'Anci nazionale nonostante il governo  sia sempre un po' restio in quanto parte dei soldi del gioco d'azzardo  finiscono nelle casse dello Stato, sia la Caritas, che è sempre in prima  linea sul fronte delle povertà estreme cui arrivano anche le vittime  della ludopatia, sia la scuola, che per definizione svolge una funzione  educativa, sia la cooperativa Nuova Vita, che da anni si sta dando da  fare aprendo peraltro percorsi innovativi. La novità di oggi è che ci  sono anche le banche, e si tratta delle banche del sistema del credito  cooperativo del territorio. E non stanno partecipando come mero sponsor:  certo, i soldi che mettono sono importanti per sostenere l'attività di  sensibilizzazione, ma in questo caso hanno davvero sposato l'iniziativa,  tant'è che stanno per partire tre incontri di formazione dedicati agli  operatori di sportello. Trovo quindi lodevole la loro scelta,  attualissima e di grande valenza sociale, di cui devono andare fieriâ€.
 “La Regione Veneto è l'unica tra le  grandi Regioni a non avere ancora una legge – ha sottolineato il  consigliere comunale Raffaele Colombara, che da tempo è impegnato per  spingere verso la regolamentazione del gioco d'azzardo - e ciò non ci  permette di affrontare la questione da un punto di vista operativo, cioè  mettendoci dei soldi. Per questo oggi è fondamentale la partecipazione  all'iniziativa da parte delle banche. Ricordo infine che la corte  costituzionale quest'estate ha dato ragione ai Comuni stabilendo che le  normative comunali che stabiliscono orari e distanze delle sale da gioco  non sono in contrasto con la normativa di altri entiâ€. 
 “Il fenomeno associato alle ludopatie  va combattuto anche dal sistema bancario – ha rilanciato Giancarlo  Bersan, presidente della Fondazione tra le Bcc/Cra della provincia di  Vicenza - e vanno rafforzati i presidi interni alle banche per  riconoscere comportamenti a rischio e per sostenere situazioni di  criticità che possono sfociare in vera e propria dipendenza. L’unione  delle forze dal mondo della scuola a quello della formazione e del  volontariato sarà soprattutto utile per dare maggiore efficacia con  finanziamenti ad hoc ad azioni di promozione sociale e di prevenzione.  Per le banche di credito cooperativo un prezioso viatico nel dare  concretezza ai princìpi di cooperazione, di mutualità e di solidarietàâ€.  
 “È stato facile fare rete a Vicenza al  fine di aiutare tante famiglie in difficoltà a causa di questa  dipendenza – ha osservato don Giovanni Sandonà, direttore di Caritas  Vicentina -. Qui stanno collaborando assieme scuola, Comuni, Caritas,  Ulss con il Sert, e le cooperative che curano gli interventi specifici,  oltre alle banche, alle quali speriamo se ne aggiungano presto delle  altre. Qui a Vicenza infatti abbiamo un Comune che è stato uno dei primi  in Italia a prendere posizione sul fenomeno dilagante del gioco  d'azzardo e pure una cooperativa Nuova Vita, che, fra le prime in  Italia, sta lavorando in sintonia con il Sert di Vicenza sullo  specifico. E noi della Caritas c'entriamo perchè i dati certificano che  nel gioco investe di più chi ha un reddito inferiore e appartiene ad un  ceto medio-basso: sono insomma le stesse persone di cui ci occupiamo  quotidianamenteâ€. 
 “Sono tante le problematiche che ci  troviamo ad affrontare ogni giorno – ha dichiarato Patrizia Balbo,  presidente della cooperativa Nuova Vita -: non c'è una legge e non ci  sono finanziamenti, quindi abbiamo difficoltà a sostenere i servizi  utili a dare risposte alle numerose richieste di aiuto che ci arrivano,  addirittura raddoppiate di anno in anno. Basti pensare che l'anno scorso  sono state 96 le persone che si son rivolte a noi, senza contare tutte  quelle che si rivolgono al Sert dell'Ulss e ad altre strutture. Il  bisogno dunque esiste ed è incalzanteâ€. 
 “Abbiamo aderito subito alla proposta  di Caritas – ha spiegato Fernando Cerchiaro, direttore dell'Ufficio  pastorale della scuola della diocesi di Vicenza - per inserire il tema  nelle iniziative di compartecipazione con gli studenti, perchè possa  essere oggetto di approfondimento in occasione consigli di classe,  assemblee di istituto e altre iniziative. Il nostro obiettivo infatti è  che gli studenti diventino protagonisti facendo propri questi temiâ€.
 Il programma di iniziative messo in  campo con il progetto “Mettiamoci in gioco per il nostro futuroâ€, inizia  con le conferenze-spettacolo “Fate il nostro gioco. Matematica del  gioco d’azzardoâ€, organizzate con il patrocinio dei Comuni di Vicenza e  Lonigo e dell’Ufficio scolastico territoriale di Vicenza e tenute da  Taxi1729 con l’obiettivo di svelare le regole e i piccoli segreti e le  grandi verità che stanno dietro l’immenso fenomeno del gioco d’azzardo  in Italia, unendo divulgazione matematica, spettacolo e denuncia  sociale. 
 Il programma prevede domani giovedì 2  ottobre a Vicenza al Teatro Astra (alle 9.30 per le sole scuole  superiori e alle 20.30 per la cittadinanza, quest’ultimo con ingresso  libero), e venerdì 3 ottobre, al Teatro Comunale di Lonigo alle 9.30 per  le sole scuole superiori. Le conferenze-spettacolo si terranno anche a  Schio e Bassano del Grappa il 5 e 6 marzo 2015. 
 Sul secondo versante è prevista invece  la diffusione di materiale informativo circa le possibilità di aiuto  attive nel territorio in favore delle persone e delle famiglie:  l’opuscolo contiene alcune informazioni generali sul problema del gioco  d’azzardo patologico, nonché i recapiti degli enti e delle strutture che  nella provincia e in diocesi di Vicenza forniscono aiuto e informazione  rispetto a questo specifico problema.  
 È prevista infine un’attività dedicata  agli operatori bancari, con tre incontri formativi organizzati in  collaborazione con i Sert delle Ulss 4 Alto Vicentino, 5 Ovest Vicentino  e 6 Vicenza (un intervento simile è già stato realizzato nei mesi  scorsi dall’Ulss 3 per il Bassanese) e con le realtà che sul territorio  hanno attivato servizi di aiuto; è stato inoltre predisposto e stanno  per essere diffuse fra i dipendenti delle Bcc/Cra alcune linee guida per  aiutare gli operatori bancari a riconoscere i segnali della presenza di  eventuale patologie (operazioni sospette) e a supportare la famiglia e  la persona a contenere i danni della patologia a livello economico  proponendo soluzioni adeguate.
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