Lovat: no a "Forza Italia Federale", questione morale nella Lega e "richiamo" a Busetti
Domenica 27 Febbraio 2011 alle 14:57 | 0 commenti
Pubblichiamo per esteso il comunicato di ieri dl gruppo dei "leghisti ortodossi e fedeli allo Statuto", come si definiscono, che hanno appoggiato la candidatura di Grande (foto VicenzaPiù di Lovat e Garnde) al recente congresso provinciale.
Lunedì 21, in occasione del primo direttivo rinnovato riunito dal nuovo Segretario Provinciale Busetti, il Segretario della Circoscrizione di Vicenza Davide Lovat ha presentato, a nome di tanti militanti della Provincia, una mozione, nella quale si chiedeva al direttivo e al Segretario di impegnarsi sui principi dello Statuto del movimento, poiché le recenti dichiarazioni sulla stampa avevano suscitato molte perplessità circa l'adesione della signora Busetti e dei suoi sostenitori ai principi stessi.
La mozione non è stata accolta con una scusa procedurale, dimostratasi poi infondata, ma soprattutto è stata contestata nei contenuti dalla stessa Segretaria Busetti in favore di una linea politica completamente diversa dai valori e dagli obiettivi fondanti del movimento.
A questo fatto per noi gravissimo si sono aggiunte le vicende di cronaca che in questa settimana hanno messo sui giornali alcuni esponenti molto in vista della "Lega Nord per l'indipendenza della Padania", tutti sostenitori della candidatura di Busetti nel recente congresso, e che danno ampiamente ragione alla nostra richiesta di affrontare la "Questione morale" nel partito. Non è pensabile che si faccia finta di nulla o che ci si rimetta alle decisioni dei singoli di fronte a situazioni davvero imbarazzanti, che hanno ormai portato il fango e la vergogna fin dentro al nostro Direttivo Provinciale; ma comprendiamo meglio, alla luce di questi fatti, cosa intendesse la nuova Segretaria con la dichiarazione rilasciata al Giornale di Vicenza, domenica 20 Febbraio, quando affermava di non aver bisogno di una coscienza critica, poiché la legittimità del suo successo al recente congresso, determinata dai voti ricevuti proprio da certe persone (senza i quali sarebbe arrivata ultima e non avrebbe partecipato al ballottaggio), verrebbe fortemente minata dalla coerenza con qualsiasi tipo di coscienza, anche senza fare considerazioni sulla gravità di un atteggiamento irrispettoso di quella militanza ancora molto numerosa che si richiama al leghismo dello Statuto, dimostrando così scarso senso democratico.
Un ulteriore e gravissimo problema emerge in tutta la sua dimensione, leggendo i giornali di oggi: esiste ormai conclamata una corrente della "Lega Nord per l'indipendenza della Padania" che potrebbe chiamarsi "Forza Italia Federale", come si evince dagli articoli di Corsera e Corriere del Veneto del 26 Febbraio, che apertamente critica Zaia, Gobbo e Bossi, per sostenere Tosi e Maroni che a Vicenza sono apertamente e pubblicamente appoggiati dai sostenitori di Busetti.
Pretendiamo una risposta su questi temi ed inoltre una presa di posizione chiara e non equivoca sulla vicenda CIS, anche alla luce dei recenti sviluppi che in settimana hanno richiamato l'attenzione dei media nazionali su una vicenda che potrà portare ulteriori motivi di imbarazzo nel prossimo futuro.
Va ribadito pubblicamente che c'è una differenza ideologica fondamentale tra chi ha sostenuto la signora Busetti e tutti gli altri. E' evidente che questa riguarda l'adesione ai principi dello Statuto della LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA, e che i problemi da noi evidenziati pubblicamente sono drammaticamente sul tappeto e soprattutto fonte di disorientamento tra gli elettori.
Documento firmato da decine di militanti della
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA
della Provincia di Vicenza
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