Lotta a sclerosi multipla, Giunta Veneto: ok a richiesta Berlato Sella (Pd) - Peraro (Udc)
Mercoledi 9 Febbraio 2011 alle 23:03 | 0 commenti
Gruppo Partito Democratico Veneto - "Svolta importante: riconosciuta validità nuove terapie". "Si tratta di una svolta importante sulla strada della lotta alla sclerosi multipla nella nostra regione. La soddisfazione è grande".
Questo il commento dei consiglieri regionali Giuseppe Berlato Sella (Pd) e Stefano Peraro (Udc), dopo l'approvazione arrivata ieri da parte della Giunta regionale di una delibera che individua 'nuove' strutture di riferimento nel Veneto per la diagnostica della Insufficienza Venosa Cerebro-Spinale Cronica (CCSVI) in pazienti con Sclerosi Multipla (SM).Â
E cioè la Clinica Neurologica dell'Azienda Ospedaliera di Padova, il Centro Sclerosi Multipla dell'Azienda ULSS 6 di Vicenza el'Unità Operativa Complessa Neurologia dell'Ospedale Cà Foncello dell'Azienda ULSS 9, che hanno aderito allo studio osservazionale promosso dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus (FISM), l'Azienda ULSS 5 di Arzignano e l'Azienda ULSS 8 di Asolo. La delibera inoltre individua come strutture di riferimento regionale per l'effettuazione del trattamento "correttivo endovascolare" della CCSVI in pazienti con SM, le tre Aziende sede delle Unità Operative che hanno aderito allo studio osservazionale, ovvero l'Azienda Ospedaliera di Padova, l'Azienda ULSS 6 di Vicenza e l'Azienda ULSS 9 di Treviso.
Nei mesi scorsi Berlato Sella e Peraro avevano presentato due interrogazioni sulla questione, chiedendo che la Giunta sostenesse in modo concreto il lavoro di verifica sulla validità del trattamento tramite angioplastica dilatativa della sclerosi multipla, mettendo a disposizione risorse adeguate e strutture sul territorio. Il riferimento dei due consiglieri era rivolto in particolare agli studi del professor Paolo Zamboni, direttore del Centro malattie vascolari dell'Università di Ferrara, che sostengono la correlazione tra l'insufficienza venosa cronica cerebrospinale (malattia che, con il restringimento e i blocchi delle vene giugulari e della vena Azygon che scorre all'interno del torace, determina un flusso del sangue in senso contrario, ovvero verso il cervello, anziché verso il cuore) e la sclerosi multipla.
"La terapia individuata dal professor Zamboni - spiegano i due consiglieri - è quella dell'angioplastica dilatativa che permette di dilatare le vene ostruite attraverso l'inserimento intravenoso di un ‘palloncino', ristabilendo in tal modo il corretto flusso del sangue. Una posizione che ha già raccolto un largo consenso scientifico internazionale, soprattutto a fronte della scoperta da parte di Zamboni del fatto che quasi il 100% dei pazienti affetti da sclerosi multipla presentava un restringimento, una torsione o un blocco di quelle vene atte a drenare il sangue dal cervello".
"Con questa delibera - concludono Berlato Sella e Peraro - finalmente viene data una nuova speranza a tante persone affette da questa terribile malattia".
Potete scaricare la deliberazione e le interrogazioni collegandovi al sito www.berlatosella.it
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