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Marlboro Marzotto e Loro Piana, Cgil: prima che sia tardi si rifletta su quanto accade

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 11 Luglio 2013 alle 13:40 | 0 commenti

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CGIL Vicenza - "La perdita di un altro pezzo di made in Italy tessile (Loro Piana venduto ai francesi) richiede che si rifletta velocemente su quanto sta accadendo nel nostro Paese. Inoltre, alla luce delle vicende recenti e ancora in corso di Mcs (Marlboro), richiede che il territorio vicentino si interroghi se e come vuole impegnarsi sul serio per tenere 'a casa' quello che è rimasto di questo settore: 2.012 imprese del tessile-abbigliamento-calzature e 15.198 addetti, secondo i dati 2012 della Cciaa di Vicenza".

A lanciare l'appello è Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil di Vicenza.
"Nessuno si illude sul ritorno ai grandi numeri e a produzioni di massa che il nostro territorio ha storicamente conosciuto. Grandi stabilimenti vuoti (perché non ancora rioccupati in alternativa al nuovo?) denunciano il passaggio di un'epoca - prosegue la segretaria -. Eppure, in altri territori le filiere dell'abbigliamento e della pelletteria, pur ridimensionate, hanno tenuto meglio che qui e lo hanno fatto puntando sull'alta qualità, su una catena produttiva stretta, flessibile e qualificata, che ruota, oltre che sulla qualità manifatturiera, su pilastri astratti ma fondamentali: il brand, il marchio, una storia...".
"Per questo - osserva ancora Bergamin - c'è da essere ‘gelosi' di alcuni marchi ancora (seppur parzialmente) ancorati al vicentino. Marlboro, Valentino, Armani, Bottega Veneta, per citarne alcuni, devono continuare a trovare qui un vantaggio; devono continuare a trovare qui quel ‘sapere quasi artigianale', quell'abilità che fa loro realizzare e veicolare un prodotto ‘perfetto', riconosciuto e riconoscibile. Qualche insegnamento ce lo dà il polo fiorentino dell'alta pelletteria, luogo di insediamento di altissimi brand che contano su una catena produttiva dispersa il meno possibile, in cui sono coinvolti, come nei vecchi distretti, anche le piccole imprese artigiane, in cui ci si interroga di continuo su come dare continuità al know how necessario a mantenere la qualità e si promuove un sistema di orientamento al lavoro e formazione professionale ad hoc. A Scandicci si è costituita l'Aspi, Alta scuola di pelletteria italiana, con l'obiettivo di riqualificare personale già occupato e formare nuove professionalità. Si guarda avanti quindi e si investe in una logica di rete".
"Questo ci racconta e chiede la strenua resistenza, oggi, di lavoratrici e lavoratori di Mcs di Maglio - conclude Marina Bergamin -. Questo chiediamo noi, a garanzia della sostenibilità sociale ed economica di una filiera ancora possibile in quelle aree. A questo devono puntare il sistema delle imprese e le istituzioni locali, prima che sia troppo tardi, prima che, come in una margherita, si perda un petalo dopo l'altro".

Leggi tutti gli articoli su: Cgil Vicenza, Marina Bergamin, M.C.S., Loro Piana, Marlboro

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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